Non intende fermarsi, l'associazione culturale alcamese Mivas, dopo l'atto incendiario che ha devastato il magazzino che utilizzava come laboratorio teatrale e deposito di costumi, scenografie, attrezzature. Il rogo ha distrutto anche un furgone. La presidente Michela Mascali ha annunciato la raccolta di fondi, dal titolo “Siamo tutti Mivas” e avviata da Giorgia Diodato, una delle sue componenti. L'obiettivo è ricostruire ciò che il fuoco ha portato via.
Facendo appello alla solidarietà di tutti, nella pagina Facebook “Associazione Culturale Mivas” sono riportati il conto corrente per le donazioni. “Potete aiutarci tramite una raccolta fondi online - afferma la Mascali -. Potete aiutarci con qualsiasi tipo di materiale, di stoffe, di attrezzi, qualsiasi cosa possa essere di aiuto a rimettere in piedi quello che la Mivas è stata e che continuerà ad essere”.
Intanto proseguono le indagini da parte dei Carabinieri di Alcamo, nel tentativo di fare luce su questo misterioso incendio doloso. L'immobile, che si trova in contrada Furchi con accesso dalla via Porta Palermo, è di proprietà della suocera dell'ingegnere Giuseppe Pirrello, già a capo del Genio Civile di Trapani. Pirrello era stato arrestato nel mese di novembre scorso nell'ambito dell'Operazione Palude e, appena pochi giorni prima dell'incendio, su disposizione dell'Autorità giudiziaria, era stato rimesso in libertà. I Carabinieri non stanno trascurando alcuna possibile pista investigativa. Nessun danno si è registrato nei locali attigui, dove si trova invece una ditta di soccorso stradale e ricambi per auto.
“Siamo ancora sconvolti da quello che ci è successo - scrivono in una nota i responsabili della Mivas -. Abbiamo perduto anni e anni di lavoro e di sacrificio, abbiamo perduto tutto il nostro lavoro, abbiamo perduto la nostra ''casa''. Ma c'è una cosa che non abbiamo perso: l'amore e la passione”. Come spiega la stessa associazione, Mivas è l'acronimo di “Maria Immacolata Vieni A Salvarci”.