Toninelli e Musumeci si pizzicano ancora sulle infrastrutture siciliane. Il ministro alle Infrastrutture grillino ha detto che la Regione Siciliana “continua a non operare in modo costruttivo per raggiungere, in sinergia con il governo centrale, l'obiettivo di ridare all'isola una rete viaria decente”. Una nota del ministero rileva che “non si possono questuare 300 milioni all'esecutivo quando ci sono diverse centinaia di milioni del Patto Sicilia che non sono stati spesi e che il commissario che nomineremo sarà chiamato a utilizzare rapidamente”.
Toninelli ha anche detto che nell'elenco delle emergenze segnalate dal Governo Musumeci “sono presenti svariate tratte per le quali un decreto ministeriale del febbraio 2018 ha già stanziato abbondanti risorse. Sono stati già approvati interventi riferiti alla viabilità provinciale della Sicilia per circa 40 milioni”. Ma poi il ministro ha attaccato: “È evidente che senza un contributo fattivo e puntuale della giunta siciliana per noi è più difficile dare concretamente una mano all'isola. Invece di generare confusione e battere cassa a vuoto, spesso per opere già finanziate dallo Stato centrale, la Regione si coordini urgentemente con le ex Province per riformulare in modo più preciso l'elenco degli interventi”.
Frasi che non sono piaciute alla giunta regionale e alle quali a risposto l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone: “Roma aveva chiesto un piano e il governo Musumeci ha subito provveduto a redigerne uno da 125 strade per un valore di 304 milioni. A questo, inoltre, si aggiungono i due piani ordinari del Patto per il Sud e dell'Accordo di programma quadro che valgono 140 e 90 milioni. Sui tre piani regionali il governo Musumeci ha già impegnato oltre 120 milioni. Proprio ieri abbiamo emesso tre decreti dal valore di 12 milioni. Per la prossima settimana ne sono previsti altri cinque dal valore di 10 milioni. Tutto ciò dimostra quanto Roma sappia bene come la Sicilia si presenti con un piano dettagliato, puntuale. Lascia perplessi invece il silenzio del ministero sui poteri speciali che saranno dati al commissario per affrontare la drammatica condizione della viabilità siciliana”.