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11/04/2019 10:00:00

Sicilia, al via i tirocini nelle aziende e nelle botteghe artigiane. Sono oltre seimila

Le tre graduatorie con i primi 6.483 nomi sono state firmate ieri. Scatta così il conto alla rovescia per il via ai tirocini in aziende e botteghe artigiane. Una opportunità che la Regione finanzia con 30 milioni. Somme sufficienti però ad accogliere meno di un terzo delle richieste pervenute, che erano infatti 23.679.

I tirocini retribuiti si confermano quindi lo strumento preferito dalle aziende siciliane che hanno a loro volta risposto in tante al bando pubblicato dalla Regione quasi un anno fa. Mentre la settimana scorsa era andato quasi deserto il bando per concedere un bonus di 14 mila euro da assegnare agli imprenditori per ogni assunto a tempo indeterminato: misura ritenuta da Confindustria insufficiente rispetto al costo reale del lavoro. Per questo motivo solo 2 milioni dei 15 stanziati per questa misura sono stati effettivamente «prenotati».

Sui tirocini invece la Regione va col vento in poppa. Al punto da aver anche annunciato nel decreto appena pubblicato dall'assessorato al Lavoro, guidato da Antonio Scavone, l'intenzione di utilizzare tutte le risorse che si renderanno disponibili in futuro proprio per scorrere la graduatoria e chiamare al lavoro il maggior numero possibile dei 17.196 aspiranti oggi rimasti esclusi pur essendo stati ritenuti meritevoli di accedere ai tirocini.

Con queste premesse, scatta il via alle ultime procedure per accedere in azienda. Il decreto appena firmato stila tre graduatorie. Della prima fanno parte i giovani di età compresa fra 16 e 35 anni: le domande pervenute e ritenute ammissibili sono state 11.835, quelle finanziabili in base al budget sono solo 2.857. Per pagare i 600 euro netti al mese per un anno a questi giovani la Regione ha stanziato 8.571.000 euro.

La seconda graduatoria è destinata ai tirocinanti di età compresa fra i 36 e i 66 anni: le domande ammissibili erano 9.309, quelle finanziate sono 2.587 al costo di altri 8 milioni e 571 mila euro.

Infine, la terza graduatoria messa a punto dall'assessorato al Lavoro è quella per i disabili: le domande ammesse erano 2.535, quelle finanziate 769. Il costo iniziale è di 4.614.000 euro. Gli altri 1.766 disabili che risultavano ammissibili ai tirocini dovranno adesso sperare che la Regione trovi davvero ulteriori risorse. Nel decreto si dice esplicitamente che è prevedibile che la spesa reale risulti inferiore a quella stimata.

Anche perché due voci di spesa già deliberate sono legate a eventualità non determinabili quantitativamente in questa fase.

Nella organizzazione dei tirocini sono state coinvolte le agenzie per il lavoro, strutture private (spesso facenti capo agli enti di formazione professionale) che assumono il ruolo da intermediari fra l'offerta e la richiesta. E che dovranno collaborare con i Centri per l'impiego alla realizzazione dei profili professionali dei tirocinanti in modo da poter indirizzarli verso l'azienda più adatta. Per questo compito la Regione ha stanziato altri 3,2 milioni.

C'è poi un ultimo tesoretto di 5 milioni. Questo è il budget con cui la Regione finanzierà le imprese che al termine del primo anno di tirocinio vorranno tenere in servizio il personale. In quel caso l'entità del bonus da concedere varierà a seconda del tipo di contratto che l'imprenditore sarà disposto a concedere: sarà ovviamente più alto in caso di assunzione a tempo indeterminato, scenderà se il contratto sarà a termine. Da queste variabili dipende l'eventuale spesa di tutti o parte dei 5 milioni accantonati. E quindi anche da qui potrà arrivare un risparmio in grado di finanziare lo scorrimento delle graduatorie. Anche se la vera chance in questo senso è offerta da quei 15 milioni destinati a finanziare le assunzioni a tempo indeterminato e che invece la Regione non riesce a investire.

Nella scorsa edizione dei tirocini il 37% dei lavoratori è stato confermato dopo il primo anno, anche se in molti casi si è trattato di contratti a termine. La giunta di Nello Musumeci spera quest'anno di replicare almeno questa percentuale di trasformazione dei tirocini.

Il decreto firmato ieri è stato già spedito alla Corte dei Conti, cui spetta il visto finale in quanto le risorse utilizzate sono finanziamenti europei. I magistrati contabili dovrebbero rispedire le carte alla Regione entro qualche settimana. Poi scatterà la fase presso i Centri per l'impiego. È lì che i dati degli aspiranti tirocinanti e le richieste delle imprese verranno incrociati. E entrambi, imprenditori e lavoratori, verranno preventivamente convocati. Prevedibilmente il primo giorno di lavoro sarà quindi a fine maggio.

Nel frattempo sono invece già partiti gli altri tirocini, quelli riservati ai neo-laureati che vengono impiegati negli studi professionali: anche in quel caso i 15 milioni stanziati sono stati tutti spesi.