Sono oltre 11 mila le richieste per il reddito di cittadinanza in provincia di Trapani. E’ passato poco più di un mese dall’avvio delle procedure di raccolta delle domande per il reddito di cittadinanza, la misura voluta dal Governo, cara al Movimento 5 Stelle.
In questo mese non si sono registrate le resse ai Caf della provincia per effettuare la domanda per ottenere il sussidio. Esattamente alle sedi Inps della provincia di Trapani sono pervenute 11.299 istanze.
Nel dettaglio, vedendo i dati delle principali città della provincia, a Trapani sono state presentate 3.584 domande, a Marsala 2.324, Alcamo 1.068, Castelvetrano 2.461, Mazara del Vallo 1.862. E’ importante il dato di Castelvetrano, che ha una popolazione molto inferiore rispetto a Marsala e Trapani, ma più richieste di reddito di cittadinanza.
In Sicilia, in totale sono arrivate alle sedi Inps dell’Isola quasi 129 mila domande per l’ottenimento del reddito di cittadinanza. Le istanze pervenute sono per la precisione 128.734. Di queste 37.761 in provincia di Palermo, 27.622 in provincia di Catania e 15.649 in provincia di Messina. Seguono Trapani, appunto, con 11.299 istanze, Siracusa con 10.260 domande, Agrigento con 9.973, Caltanissetta 7.262, Ragusa 5.078, Enna 3.830.
Tornando alla provincia di Trapani sono 26.900 i nuclei familiari potenziali beneficiari del reddito di cittadinanza. Sono quelle famiglie che hanno un Isee certificato non oltre i 9 mila euro.
La provincia di Trapani è da sempre in coda alle classifiche su sviluppo e benessere. Con un reddito medio di 13 mila e 500 euro l’anno la provincia di Trapani si pone come fanalino di coda in Sicilia dove il reddito da lavoro in media è di 15.927 euro.
Servirà il reddito di cittadinanza a far risollevare le zone indietro come la provincia di Trapani? Intanto in Italia più di 800mila persone hanno fatto domanda per ottenere il reddito di cittadinanza. Secondo i dati diffusi dal ministero del Lavoro, una richiesta su tre è arrivata da Campania e Sicilia e a farsi avanti sono state soprattutto persone di mezza età. La misura ha fatto breccia soprattutto nelle persone con una fascia d’età tra i 45 e i 67 anni (61%), seguite da quelle che hanno tra i 25 e i 40 anni. Meno interessati gli over 67 e i giovani. Solo il 3% delle richieste è, infatti, arrivano da under 25. Questo dato potrebbe dipendere non solo dall’interesse dei giovani, ma anche dai vincoli del beneficio che considera i figli fino a 26 anni a carico dei genitori.
Intanto lo Iacp di Trapani, l’istituto autonomo case popolari ha inviato un avviso ai Caf e agli assegnatari di alloggi popolari a proposito del pagamento dei canoni di locazione. Il commissario straordinario dell’ente, Ettore Foti, e il direttore generale Pietro Savona, con una nota firmata congiuntamente hanno evidenziato come il reddito di cittadinanza sia uno strumento di sostegno economico rivolto alle famiglie con un reddito inferiore alla soglia di povertà ed a queste famiglie il reddito percepito verrà integrato di una certa somma variabile a seconda della composizione del nucleo familiare. L’importo del reddito di cittadinanza – evidenziano Foti e Savona – prevede anche una quota, fino a 280 euro, da destinare al contributo affitto e tra i beneficiari del sussidio, quindi, coloro che devono pagare un canone di locazione, possono contare su una percentuale aggiuntiva. “Tale beneficio rappresenta una occasione concreta per un sostegno al pagamento del canone di locazione anche quando l’assegnatario avesse maturato un arretrato sui canoni pregressi ed i soggetti beneficiari possono essere gli assegnatari regolari e gli occupanti abusivi che possono regolarizzare la propria posizione. A tal proposito – concludono commissario straordinario e direttore generale Iacp Trapani – si invitano gli assegnatari a prendere contatto con gli uffici dell’Iacp oppure di rivolgersi ai CAF convenzionati – altresì invitati se necessario a prendere contatto con l’Iacp – al fine di ottenere tale beneficio”.