Piangeva troppo: a 2 anni strangolato dalla madre. È stato ucciso così il piccolo Gabriel Antonio Faroleto, il bimbo di 2 anni. morto mercoledì a Piedimonte San Germano, in provincia di Frosinone.
A far scattare la reazione culminata in tragedia sarebbe stato un banale capriccio, il pianto disperato perché voleva tornare a casa dalla nonna. La ventottenne, Donatella Di Bona, che inizialmente aveva chiamato i soccorsi raccontando che il figlio era stato investito da un'auto pirata, sarebbe stata messa con le spalle al muro. Al termine di un lunghissimo interrogatorio nella notte è stata arrestata per l'omicidio del figlio.
«Mi hanno investito con mio figlio in braccio» aveva detto in un primo momento agli inquirenti. Ma quel racconto era stato giudicato poco credibile. Sul posto indicato, vicino a un canale, non sono stati trovati i segni dell'incidente né alcuna traccia di quell'auto pirata di cui aveva parlato. Così sono scattate le indagini dei carabinieri che hanno cercato anche eventuali testimoni. Gli investigatori sono ritornati con la donna sul luogo del presunto investimento e a quel punto la sua versione sarebbe cambiata. Ma pian piano anche quel nuovo racconto ha iniziato a vacillare di fronte alle domande incalzanti degli inquirenti. Così sarebbe così venuto fuori l'orrore. Secondo una prima ricostruzione degli investigatori, la donna avrebbe ucciso il figlio di soli 28 mesi stingendogli il collo e coprendogli la bocca per non sentirlo più piangere, provocando così la morte per asfissia. Il bambino avrebbe tentato invano di reagire, di liberarsi, procurandole anche dei graffi ma il suo sforzo è stato inutile.