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25/04/2019 06:00:00

Tutti i candidati in Sicilia alle Elezioni Europee

 I candidati siciliani e sardi della V circoscrizione Sicilia-Sardegna sono già in campagna elettorale.


Non sono mancati i malumori dentro il partito di Silvio Berlusconi, gli azzurri siciliani si sono spaccati: l’area catanese non ha il suo candidato, il pressing di Antonio Tajani sul presidente Berlusconi, per avere in lista l’uscente Giovanni La Via, non ha sortito gli effetti sperati.
Vince la linea di Gianfranco Miccichè, commissario dei forzisti, la lista è Palermo-centrica con la candidatura di Giuseppe Milazzo, attuale capogruppo all’Ars, con Grabriella Giammanco, attuale deputata nazionale, di Bagheria, con Saverio Romano che ha trovato subito un posto in lista.
Lo strappo si è consumato, le dimissioni in massa dell’ala che fa capo al sindaco di Catania Salvo Pogliese, potrebbe ridefinire gli equilibri e far andare alla conta.
Pare, infatti, che da Pogliese a Basilio Catanoso a Gaetano Armao la tattica sia quella di far convergere i voti sull’uscente, sardo, Salvatore Cicu.
Insomma, una resa dei conti all’interno del partito per chi non digerisce la linea di Miccichè, accreditato, però, con Silvio Berlusconi.
La lista è una delle più forti, ci riprova Romano a tornare in auge con la sua prima candidatura in Europa, con lui c’è un’area che fa capo a Raffaele Lombardo. Accanto, da sempre, in questa avventura elettorale anche Toto Cordaro, attuale assessore regionale al Territorio e Ambiente.
I forzisti doc, come Milazzo, dovranno stare attenti a non trascurare alcun territorio, Romano, infatti, potrebbe battere gli avversari della lista. E poi c’è la questione della linea politica da tenere.


Miccichè e Berlusconi non la pensano allo stesso modo su Matteo Salvini, per il commissario regionale bisogna attaccarlo e prenderne le distanze, abbracciando, quindi, l’area moderata.
Per il Cavaliere, lungimirante, la strada è un’altra: linea morbida, bisogna gettare le basi per un governo centrale di alleanza con la Lega e con Giorgia Meloni, azzerando i grillini.
I centristi dell’UDC puntano all’elezione di Dafne Musolino, messinese, e assessore di Cateno De Luca.
La Lega ha schierato in campo dei riferimenti territoriali molto forti, sarà Salvini a capeggiare la lista, a cui seguono Igor Gelarda, attuale responsabile regionale, Maricò Hopps, mazarese, in corsa per le amministrative della città accanto al candidato sindaco Giorgio Randazzo.
Per la Sicilia orientale c’è Angelo Attaguile, in lista ci sono poi Francesca Donato, Sonia Pilli, Massimiliano Piu, Annalisa Tardino.
La Lega, che cresce nei consensi, potrebbe portare a Bruxelles due deputati eletti nella circoscrizione Sicilia-Sardegna.


Ha lasciato il posto da capolista, nel movimento Cinque Stelle, l’uscente Ignazio Corrao, che rimane candidato ma che cede il passo alla sarda Alessandra Todde, c’è l’ex iena Dino Giarrusso, poi Flavia Di Pietro, Matilde Montaudo, Antonella Corrado, Donato Forcillo, Antonio Brunetto.
I sondaggi danno in calo i Cinque Stelle, Luigi Di Maio ha voluto dare un segnale di recupero facendo trainare la lista a una donna imprenditrice e professionalmente con uno spaccato imponente.
E’ la grande sfida anche per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni che ha voluto in lista Raffaele Stancanelli, vicino al presidente della Regione, Nello Musumeci, che avrebbe preferito un non schieramento da parte dei suoi militanti. Stancanelli potrebbe uscire dal movimento Diventerà Bellissima, in lista c’è anche la deputata palermitana Caroliva Varchi, Luca Cannata, fratello di Rossana,deputata regionale.

Il Partito Democratico è alla sua prima prova elettorale sotto la guida del segretario nazionale, Nicola Zingaretti. I candidati sono stati scelti a Roma.
La lista non è fortissima, si è voluto privilegiare il rapporto tra uscenti e problematiche legate ai territori, una calibratura che dovrà trovare equilibri non semplici da sviluppare.
C’è l’uscente Caterina Chinnici, capolista, che ha vissuto poco i territori, l’elettorato non la conosce fisicamente. Altra uscente in lista è Michela Giuffrida che ha negli anni coltivato il rapporto con dei punti di riferimento in tutta l’isola, altro candidato è Pietro Bartolo, medico di Lampedusa, simbolo dell’accoglienza.
Su Bartolo il Pd ha creato il personaggio, pensando di averne l’elezione scontata e di fare breccia in chi è rimasto umano in questi anni, porgendo la mano a chi è in difficoltà. Si tratta in sostanza di una operazione tipicamente elettorale, nonostante Bartolo ne abbia capacità e caratura morale.
La lista Più Europa è capeggiata da Fabrizio Ferrandelli, a cui segue Pietrina Putzolu, sarda.
La Putzolu è la candidata del PSI, Nino Oddo, segretario regionale, è sceso in campo per sostenerla. Ci sono poi in lista Stefania Ficani, Giuseppe Sanò, Silvja Manzi, Marco De Andreis, Maria Saeli, Elia Torrisi.
La Sinistra, che si presenta non unita, ha schierato come capolista l’ex parlamentare nazionale Corradino Mineo, il Partito Comunista, invece, punta su Marco Rizzo.
C’è in questa competizione anche il Partito Pirata: Stefania Calcagno,

Luigi Di Liberto, Cristina Diana Bargu, Paul Stephen Borile, Sara Bonanno, Rosaria Cuomo, Rosaria Talarico, Emanuele Somma. Ci sono anche gli estremisti di destra, Casapound con Simone De Stefano che capeggia la lista e Forza Nuova con Roberto Fiore.

 

Rossana Titone