Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
27/04/2019 08:36:00

Una banda di ragazzini ha picchiato a morte un anziano

Cosa può passare per la testa di un ragazzo quando bullizza, umilia o tortura un altro essere umano? È accaduto a Manduria, in provincia di Taranto, dove quattordici ragazzi, di cui dodici minorenni, hanno segregato in casa un uomo di sessantasei anni che soffriva di disagi psichici, sottoponendolo a numerosissime sevizie.  

Hanno sedici anni. Una banda di ragazzini ha bullizzato e picchiato, fino alla morte un anziano. 

Un uomo di 66 anni è morto dopo venti giorni di agonia all'ospedale di Manduria. Il 6 aprile era stato trovato dalla polizia con lo stomaco perforato e una vasta emorragia intestinale. Indiziata una baby gang che lo bullizzava da tempo anche in strada davanti a passanti che avrebbero fatto finta di nulla“.

 L'anziano, Antonio S. era un pensionato ex dipendente dell'Arsenale Militare in servizio a Taranto. Ne ha dato notizia la Polizia. Gli agenti del locale Commissariato intervenuti sul posto, il 6 aprile scorso, su segnalazione di alcuni vicini hanno trovato l'anziano legato e seduto su una sedia dalla quale non si muoveva da giorni ed in cattive condizioni di salute. Per giorni il pensionato è stato segregato nella casa, seviziato e picchiato fino ad essere ridotto in fin di vita da parte di una baby gang composta da 14 giovani di cui 12 sono minorenni e due maggiorenni. La vittima nei giorni scorsi è stata sottoposta in ospedale a due interventi per suturare una perforazione gastrica e per una emorragia intestinale. Tutti i componenti del branco sono stati indagati dalle Procure, sia quella dei minori che quella ordinaria, a vario titolo in relazione alla morte del 66enne per omicidio preterintenzionale in concorso e con l'aggravante della crudeltà, stalking, lesioni personali, aggressione, rapina, violazione di domicilio e danneggiamento. Al vaglio degli investigatori anche alcuni video delle sevizie che la baby-gang avrebbe condiviso in chat su Whatsapp. L'uomo, secondo quanto riferito dalla Polizia ad alcuni quotidiani locali, ha subito una serie di violenti assalti nella sua abitazione da parte del branco di ragazzi che lo avrebbero aggredito, rapinato e bullizzato. L'anziano, che soffriva di disagio psichico e viveva isolato, era stato costretto a rinchiudersi in casa ed a non alimentarsi per giorni. Nei video, diffusi tramite Whatsapp, i giovani si sarebbero ripresi mentre sottoponevano la vittima a violenze con calci, pugni e bastoni.