14,00 - Dopo la manifestazione di stamattina a Palermo per protestare contro la possibile chiusura dell'aeroporto di Trapani Birgi, interviene il Sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, che pubblichiamo integralmente:
#sevolovoto non è solo una provocazione civile di protesta, ad oggi sottoscritta da oltre 40.000 persone e consegnat stamani alla presidenza della Regione. Diversamente è il voler rilanciare una proposta di sviluppo socio/economica ed insieme di riscatto della nostra terra, sovente conosciuta al mondo per questioni di mafia e malaffare e non per il patrimonio immenso di bellezze uniche che detiene.
#sevolovoto non è una sfida alla politica alta e nobile, ma uno schiaffo alla politica del piccolo cabotaggio e all’assenza di vere politiche per le infrastrutture strategiche e per lo sviluppo del nostro territorio, declassata ad ultima provincia d‘Italia nonché periferia della Sicilia occidentale, ma, tuttavia, centrale nello scenario Mediterraneo e nell’Europa che verrà.
#sevolovoto è dunque denuncia trasversale, apartitica ma profondamente politica (da polis) verso l’assenza di una visione statale e regionale in un settore strategico, quale quello dei collegamenti aerei per la Sicilia occidentale.
#sevolovoto, vuole anche risvegliare l’attenzione della politica, quella con la P maiuscola, per disinnescare il tentativo maldestro di regalare Birgi agli interessi predatori di qualche privato.
#sevolovoto è l’invito, chiaro e forte, al Presidente della Regione e al Sindaco di Palermo, maggiori azionisti pubblici delle rispettive società di gestione aeroportuali TP e PA, ad avere il coraggio di sedersi e confrontarsi sul futuro del polo aeroportuale della Sicilia occidentale (e sul sistema siciliano tutto) e guardare negli occhi i trapanesi e i siciliani tutti, chiarendo le loro intenzioni reali, tanto per quanto concerne la creazione paritetica del polo aeroportuale west sicily quanto per evitare che le compagnie low cost impongano le loro strategie economiche e tengano in ostaggio la destinazione turistica.
Ma riguarda anche la scelta strategica di liberalizzare il trasporto turistico regionale da e per gli snodi strategici (porti e aeroporti, oltre stazioni ferroviarie.
11,30 - Sono arrivati sotto il palazzo della Regione Siciliana, a Palermo, i manifestanti che oggi sono partiti da Marsala e Trapani per andare a protestare e chiedere azioni concrete dalla Regione per salvare l'aeroporto di Trapani Birgi. In queste immagini i manifestanti del comitato "Se volo voto" aspettano che scenda il presidente Musumeci per consegnare le circa 20.000 firme che hanno raccolto.
Intanto si fanno sempre più insistenti le voci di un possibile acquisto dell'aeroporto di Trapani da parte di quello di Catania. Una sorta di mossa del cavallo, dato che Palermo non vuole comprare l'aeroporto di Trapani se prima la Regione Siciliana non ripiana i debiti. I soci privati di Catania, invece, sembrano molto interessati. Lo scrive La Sicilia oggi in edicola.
Oggi SAC rinnoverà il Consiglio di Amministrazione. Scontata la conferma dell' Amministratore Delegato Nico Torrisi mentre a cedere il passo dovrebbe essere la Presidente Daniela Baglieri. La Sicilia oggi in edicola. si occupa della questione e pubblica una breve intervista all' Assessore Falcone che invita la società catanese a diventare player regionale, completare l'acquisizione di SOACO Comiso e procedere all'acquisto del 51% di Airgest Trapani.
07,00 - Oggi è un giorno importante per l’aeroporto di Birgi. Non si troverà in questa giornata la soluzione ai tanti problemi che affliggono lo scalo trapanese, ma dopo le polemiche delle settimane scorse, per la prima volta i cittadini di questa provincia, che si sono mobilitati con una protesta unica nel suo genere, ormai conosciuta con lo slogan #sevolovoto, oggi potranno dire la loro al presidente della Regione.
I tantissimi animatori della protesta, infatti, questa mattina, alle ore 9:00 si daranno appuntamento in piazza Vittorio Emanuele a Trapani e al Monumento ai Mille a Marsala, per dirigersi, poi, tutti insieme a Palazzo d’Orleans, a Palermo e consegnare al Presidente della Regione Nello Musumeci le 30mila firme che hanno raccolto nel giro di qualche settimana. Assieme ai tanti manifestanti ci saranno diversi sindaci e consiglieri comunali dei comuni trapanesi. Tra i primi cittadini hanno dato conferma della loro partecipazione, quelli di Castellammare, Alcamo, Trapani.
La delegazione porterà alla Regione le 30.000 firme della petizione ”per salvare l'aeroporto” raccolte in tutta la provincia e “qualora le istanze del territorio dovessero rimanere ulteriormente inascoltate - avverte il comitato organizzatore -, la protesta continuerà ad oltranza”.
Intanto per quel che riguarda la società Airgest, finalmente nei giorni scorsi sono stati nominati sia il terzo membro del Cda che il direttore generale. L’assemblea degli azionisti, su proposta della Regione, ha nominato il terzo componente del consiglio di amministrazione, presieduto da Paolo Angius e completato dal consigliere Saverio Caruso. Si tratta di Carmela Madonia, attuale capo di gabinetto del presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, già dirigente del dipartimento Infrastrutture e mobilità. La Madonia prende il posto di Elena Ferraro che si era dimessa dal cda di Airgest in aperta polemica con il governo Musumeci e la gestione Angius.
Il consiglio di amministrazione della società aeroportuale ha, inoltre, nominato nuovo direttore generale dell'azienda Michele Bufo. Nomina che arriva dopo quanto successo con il precedente direttore generale, Massimo Di Perna, che poi si è scoperto non avere i titoli richiesti nel bando di selezione.
Altra iniziativa per Birgi, negli ultimi giorni è stata portata avanti dallo stesso presidente Musumeci, che, nell'attesa di un incontro con il sindaco di Palermo Luca Orlando per affrontare il tema della possibile fusione o sinergia tra i due aeroporti, “Falcone e Borsellino“ e “Vincenzo Florio», ha nominato un Comitato tecnico-istituzionale consultivo sulle possibili strategie di rilancio dell’aeroporto trapanese. Lo stesso Musumeci avrà anche il compito di coordinare questo comitato di cui fanno parte, l'assessore regionale al Turismo Sandro Pappalardo; l'assessore alle Infrastrutture Marco Falcone; l'ex presidente dell'Enac Vito Riggio, già suo consulente in materia di trasporti; il presidente di Airgest Paolo Angius ed il direttore generale dell'aeroporto Michele Bufo; il presidente del Distretto turistico della Sicilia occidentale Rosalia D'Alì, assessore al Turismo del Comune di Trapani e il presidente della Camera di Commercio di Trapani Pino Pace. Musumeci ha demandato al commissario del Libero consorzio comunale di Trapani Raimondo Cerami e all'assemblea dei sindaci della provincia di indicare i propri rappresentanti, uno per l'ex Provincia e due l'assemblea dei sindaci.
Il Comitato avrà la durata di tre mesi, entro i quali dovrà completare la propria attività. Ma “la volontà del Governo regionale è quella di adoperarsi per il riordino del sistema aeroportuale dell'Isola, anche mediante la costituzione di almeno due società di gestione degli scali, intenzione già manifestata dal presidente Musumeci lo scorso 9 luglio, nel corso dell'incontro con i vertici delle società di gestione in atto operanti in Sicilia”.
Il presidente del consiglio di amministrazione di Airgest, Paolo Angius si dice favorevole all'insediamento di una cabina di regia per il rilancio di Birgi: «Con l'auspicio che possa contribuire al riordino del sistema aeroportuale siciliano - afferma Angius - in modo che già, nell'immediato futuro, gli scali periferici come quello di Trapani non siano danneggiati. Auspico altresì - prosegue - che, attesa l'autorevolezza della commissione, si possa valutare un contributo al riordino del sistema normativo di settore grazie al quale le potenzialità del territorio possano trovare un aeroporto adeguato a sviluppare economia e turismo».
Insomma, tanti cambiamenti, tante iniziative per l'aeroporto e oggi anche un momento di protesta e democrazia diretta che, speriamo possano concretizzarsi in qualcosa di concreto di cui c'è bisogno per tornare a quei livelli di traffico passeggeri raggiunti negli anni scorsi.