Liste di soci gonfiate per occupare più posti nella nuova camera di commercio unica di Agrigento, Caltanissetta e Trapani. Questa l'ipotesi d'accusa che gli investigatori della guardia di finanza stanno verificando nell'inchiesta avviata dalla procura di Palermo.
Lo racconta il Giornale di Sicilia oggi in edicola.
In pratica, decine di presunti aderenti a due associazioni di artigiani e imprenditori sono del tutto inesistenti, non sapevano nemmeno di essere stati iscritti negli elenchi delle due sigle: la «Confimpresa Euromed» e la «Fi.Ar.Com», con sede rispettivamente ad Agrigento, via Amendola 37 e a Trapani, in via Virgilio 61.
Durante gli accertamenti sono stati già ascoltati 38 testimoni, tutti titolari di aziende e attività commerciali, che sulla carta figuravano tra i soci delle due associazioni. Ma loro hanno negato decisamente, e anzi hanno dichiarato di non conoscere le associazioni di imprese “Fiarcom” e “Confimpresa Euromed”, e di non riconoscere come proprie le firme apposte in calce alle schede di adesioni».
Tra i testi che hanno negato qualsiasi rapporto con le due sigle, ci sono nomi come il messinese Pietro Franza, in qualità di amministratore delegato della «Framon Hotels srl» e Gregorio Bongiorno, che tra l'altro - a dimostrazione dell'assurdità di tutta la vicenda - è noto per essere il presidente provinciale di Assindustria Trapani.
Questa presunta lunga serie di falsi ha permesso alle due sigle di presentare liste di soci false all'assessorato regionale alle attività produttive e di ottenere più posti del dovuto tra i 33 componenti del consiglio della camera di commercio unica, ancora però da istituire.