Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
08/05/2019 06:49:00

Calatafimi, Cristaldi si dimette da consigliere e lancia accuse pesanti sul caso Siri

 Si è insediata la nuova amministrazione comunale di Calatafimi guidata dal neo sindaco Antonio Accardo.
La nuova giunta si è insediata ed è operativa. La compongono, oltre al sindaco, gli assessori Emanuela Fanara, 40 anni, psicoterapeuta e già assessore ai Servizi sociali del Comune nella passata legislatura, Eliana Bonì, 32 anni, laureata in Scienze del turismo culturale e specializzata in lingue moderne e traduzioni per le relazioni internazionali, ed Aurelia Marchese, 42 anni, avvocato, Antonio Simone, impiegato all’ispettorato provinciale all’Agricoltura di Trapani.

In consiglio comunale la nuova amministrazione può vantare una maggioranza di 8 consiglieri su 12. Sono stati eletti, oltre agli assessori Fanara e Boni, Filippo Cangemi, Piera Costa, Sebastiano Craparotta, Paolo Fascella, Mario Minore e Francesca Sgroi.

Tra i 4 consiglieri di opposizione c’era anche Nicola Cristaldi, in quanto secondo più votato tra i candidati a sindaco. Oggi però Nicola Cristaldi ha comunicato le dimissione da Consigliere lasciando fin da subito l’opposizione. Al suo posto subentrerà il candidato Silvio Guida.

Ma Cristaldi, in un incontro con alcuni suoi sostenitori dopo il voto, lancia accuse pesantissime contro il sindaco di Calatafimi, il comandante dei vigili urbani, un funzionario della sovrintendenza, e Francesco Isca (uomo legato a Nicastri), questi ultimi due indagati per il caso che coinvolge anche per corruzione il sottosegretario Siri. Accuse pesanti che fanno intendere anche di alcune minacce durante l'ultima campagna elettorale di Calatafimi.