Con 11 voti contrari, 8 favorevoli e altrettante astensioni, il Consiglio comunale di Marsala ha respinto la mozione proposta da otto consiglieri (prima firmataria Linda Licari) per concedere un locale all’interno di Palazzo VII Aprile, sede dell’assemblea cittadina, alla sezione dell’Associazione nazionale Partigiani d’Italia.
I consiglieri che avevano proposto la mozione si erano fatti portavoce di una richiesta avanzata dall’Anpi, alla quale, per altro, si era detto «disponibile» il sindaco Alberto Di Girolamo (Pd).
In consiglio è stata Linda Licari ad illustrare la mozione per l'Assegnazione della sede di un locale all’interno di Palazzo VII Aprile all’ANPI. In pratica, con l’atto – proposto a sostegno della richiesta avanzata dalla locale sezione dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani – i firmatari hanno chiesto “la concessione dei locali alla suddetta Associazione”.
Il dibatto politico ha fatto emergere due opposte posizioni. Da un lato, i consiglieri favorevoli a concedere un locale di Palazzo VII Aprile tenuto conto che “l’ANPI non ha scopi politici, racchiude valori fondanti della nostra democrazia, è senza bandiere”. Dall’altro, i consiglieri che – pur nella assoluta condivisione di dare una sede all’ANPI – hanno ritenuto la questione “mal posta e forse anche illegittima, in quanto non si può prescindere da un Regolamento che disciplina l’assegnazione tramite avviso pubblico dei locali indicati come disponibili”, in cui – per molti – non rientra Palazzo VII Aprile. La mozione è stata bocciata dopo un dibattito nel corso del quale i consiglieri favorevoli hanno sottolineato che «l'Anpi non ha scopi politici, racchiude valori fondanti della nostra democrazia, è senza bandiere», mentre i contrari, pur affermando di essere favorevoli a dare una sede all’Anpi, hanno ritenuto la questione «mal posta e forse anche illegittima, in quanto non si può prescindere da un regolamento che disciplina l’assegnazione tramite avviso pubblico dei locali indicati come disponibili».
Alcuni consiglieri, tra i quali il presidente Enzo Sturiano, hanno, quindi, chiesto ai proponenti di rimodulare la mozione «al fine anche di non equivocare sull'alta considerazione del prestigio dell’Anpi che non è affatto messa in discussione».
Un invito che, però, non è stato accolto dai firmatari, che hanno chiesto al Consiglio «di schierarsi», esprimendo con il voto sull'accoglimento o meno della proposta. Lo scorso aprile sei su otto capigruppo al Consiglio comunale avevano risposto negativamente alla richiesta dell’Anpi.