“Faccio qualche considerazione a voce alta sulla vicenda dell’ aeroporto di Birgi. La prima. Non comprendo come, a 7 mesi dall’esito negativo dell’evidenza pubblica andata sostanzialmente a vuoto per attribuire le tratte con le risorse messe a disposizione dalla Regione, siamo ancora impelagati nei passaggi burocratici. La legge stabilisce che immediatamente dopo l’esito negativo della gara pubblica si può procedere “velocemente” per l’affidamento con trattativa privata delle tratte. Questo “velocemente” a distanza di 7 mesi è ancora a divenire. Un ritardo che ha bruciato la stagione estiva 2019.
Ma non solo. Mi chiedo se ci si è limitato a pubblicare degli avvisi o se si è preso contatto, anche informalmente, con le compagnie potenzialmente interessate. Ad oggi, per essere ancora più chiari, nessuno ci ha spiegato le reali motivazioni del cambio di strategia di Ryanair. Che dopo avere partecipato e vinto la prima evidenza pubblica, non ha partecipato alla seconda dopo l’esito del ricorso di Alitalia. E se ciò può essere comprensibile in fase di evidenza pubblica per il timore di un ulteriore ricorso della compagnia di bandiera. Meno comprensibile è che non abbia partecipato alla trattativa privata, in presenza delle risorse necessarie e senza la presenza per loro ingombrante della nostra compagnia di bandiera.
Terza ed ultima domanda. Nessun sindaco ha pensato di fare una delegazione e andare a Dublino per portare l’assegno di 500 mila euro ed onorare i debiti che i comuni hanno con la Ryanair? E vedere se questo determinerebbe un cambiamento di atteggiamento della compagnia…”.
Nino Oddo