L’Assemblea dei soci della Banca Don Rizzo è chiamata domenica ad approvare il bilancio 2018 che evidenzia un utile di oltre 1,7 milioni di euro, confermando il ripristino della capacità reddituale e il rafforzamento patrimoniale dell’istituto che trova riscontro nel patrimonio netto che si attesta a 46,7 milioni di euro, in crescita del 5,6% rispetto al 2017, mentre i fondi propri di vigilanza si cifrano a 46,2 milioni di euro (41,4 milioni di euro al 31/12/2017), assicurando ampi margini rispetto ai requisiti prudenziali richiesti dall’Autorità di vigilanza.
“E’ stato un anno di grandi cambiamenti che, con l’adesione al Gruppo bancario Cooperativo Iccrea, proietta la Banca in un più ampio scenario operativo. In un contesto generale caratterizzato da incertezze – precisa il presidente, Sergio Amenta – la Banca ha continuato a privilegiare il rapporto con l’economia locale, al servizio delle famiglie e delle piccole imprese e oggi questi risultati premiano gli sforzi compiuti e ci spronano a proseguire nella direzione tracciata”.
“I risultati – commenta Antonio Pennisi, direttore dell’istituto di credito – dimostrano la ritrovata solidità e capacità reddituale della Banca, ampiamente confermata dal risultato del primo trimestre dell’anno in corso. Gli impieghi a clientela si attestano a 265 milioni di euro, in crescita dell’11% rispetto allo scorso anno, mentre si è ulteriormente ridotta l’incidenza del credito deteriorato, passata dal 7,6% del 2017 al 6,6% dell’anno appena chiuso e che ulteriormente diminuirà per la programmata cessione del portafoglio sofferenze.”
La Banca Don Rizzo oggi conta oltre 4 mila soci, 50 mila clienti, 112 dipendenti, 19 filiali ed opera in 45 comuni con una particolare presenza nel trapanese.