Tornano le Orestiadi a Gibellina, giunte all'edizione numero 38: presentato stamane il programma che va dal 5 luglio all'11 agosto. Per il secondo anno la direzione artistica è affidata ad Alfio Scuderi, che considera "un miracolo che un festival abbia vita così lunga e che si identifichi così tanto con il suo territorio. Quest'anno il titolo è 'Storie dell'altro mondo', e sono le nostre storie, quasi tutte siciliane, tra mito e cronaca. Particolare attenzione per i linguaggi contemporanei che per me sono linguaggi popolari, a cui tutti devono accedere".
Si comincia il 5 luglio con Gigi Lo Cascio in "Storie dell'altro mondo", il 6 Roy Paci, con "Carapace", il guscio delle lumache, una protezione che per il musicista è rappresentato dalla sua tromba. Il 7 è la volta di Ninni Bruschetta con "Il mio nome è Caino", di Claudio Fava. Marco Baliani debutta il 12 luglio con "Una notte sbagliata", spettacolo dove Baliani sperimenta nuove tecniche di narrazione.
Ma questo è l'anno delle ricorrenze e dopo mezzo secolo torna "Mistero Buffo" di Dario Fo, interpretato dal genovese Ugo Dighero, allora tra le baracche, oggi al Baglio Santo Stefano.
Il 19 luglio l'omaggio a Paolo Borsellino, con "Le parole rubate" di Salvo Palazzolo e Gery Palazzotto, con Gigi Borruso; il giorno dopo un testo di Lucio Piccolo, "Le esequie della luna", con Silvia Ajelli, in collaborazione con il Festival Teatro dei due mari. Il 27 luglio torna Marco Paolini per narrare la sua versione del mito di Ulisse. Il finale, il 10 agosto, sarà ancora una volta al Cretto di Burri, con l'omaggio a Pina Bausch, "Dance! The Nelken-line", una produzione esclusiva per le Orestiadi, anticipata da una mostra fotografica dedicata al celebre "Palermo Palermo". Infine, Rocco Papaleo al Cretto per "Il lunario", suoni e narrazioni dedicati alla luna.
Una mostra che racconta il genio di Ludovico Corrao è prevista a settembre a Tunisi, e a Gibellina al Museo delle Trame Mediterranee, coordinate da Enzo Fiammetta, tre mostre su Rachid Koraichi, Dan Iroae e un'installazione di Francesco Impellizzeri. (ANSA).