Salvatore Garziano, classe 1989, è stato assolto dal Tribunale di Trapani dall'accusa di aver provocato un incidente guidando dopo l'assunzione di droga. E' stato assolto per non aver commesso il fatto.
Si tratta di una sentenza innovativa, spieghiamo perchè. Nell'agosto del 2016 l'imputato a bordo di un'autovettura di grossa cilindrata venne coinvolto in un incidente stradale a Trapani, in Via Fardella, davanti la caserma Giannettino: un'auto, girando, gli aveva tagliato la strada.
Sul posto sono intervenuti i vigili urbani e il giovane venne accompagnato in ospedale per le cure, ma anche per i controlli su eventuali assunzioni di alcool e droga. In effetti, dall'esame delle urine emerse la presenza di "cannabinoidi". Per farla breve: aveva fumato.
Da lì la denuncia per guida sotto l'effetto di stupefacenti. Ma nel corso del processo l'avvocato Fabio Sammartano, del foro di Trapani, ha dimostrato, tramite un suo consulente medico legale, la dottoressa Sabrina Salvo, che l'esame delle urine da solo non basta ad accertare scientificamente l'assunzione di droghe. E pertanto il Tribunale ha assolto l'imputato per non aver commesso il fatto. Tecnicamente: la consulente ha dimostrato che la sostanza stupefacente, rinvenuta nelle urine, è oggetto del funzionamento del sistema renale, che però ha tempi di assimilazione molto lunghi. In altre parole: le tracce di droga risalgono anche a tempo prima, e non sono necessariamente collegate con i tessuti cerebrali. Da qui la prova scientifica insufficente per stabilire la condanna. Tra l'altro proprio l'imputato, due giorni dopo l'incidente, si era sottoposto allo stesso test, nella stessa struttura, ed era risultato pulito.