Enrico Rizzi, presidente del Noita, attivista da tanti anni per i diritti degli animali e ora candidato al parlamento europeo con il partito animalista. Perché ha deciso di candidarsi alle elezioni del 26 maggio?
La mia candidatura nasce dal fatto che, ormai sempre più persone prendono atto del fatto che per poter intervenire per la tutela degli animali, dell’ambiente e della nostra salute, bisogna farlo intervenendo a livello politico, facendo delle nuove norme e delle nuove leggi. Io sono impegnato da tantissimi anni, ci metto sempre la faccia, ma rappresento una grandissima parte del Paese che chiede rispetto per gli animali, per l’ambiente e di riflesso anche per la nostra salute. Spesso si sottovaluta il fatto che tutelando gli animali, andiamo a difendere non solo l’ambiente ma anche la nostra salute e la nostra sicurezza. Quando chiedi l’abolizione della caccia, tuteliamo la vita di milioni di animali ma anche quella di decine e decine di uomini che perdono la vita sotto il colpo delle doppiette. Chiediamo di passare alle proteine vegetali e sempre più all’agricoltura biologica, lo facciamo perché non c’è più spazio per gli allevamenti intensivi e dobbiamo incentivare quegli imprenditori che stanno investendo in agricoltura biologica, fatta di alimenti sani, proteici che tutelano la salute e salvano milioni di animali. Questo lo abbiamo fatto il 4 aprile scorso, coinvolgendo altri dieci partiti animalisti in tutta Europa e noi il prossimo 26 maggio ci troveremo in tutti gli stati dell’Unione Europea. Abbiamo deciso di firmare un manifesto “Animal Politics Eu”, ci proviamo e chiediamo il sostegno delle persone che non vogliono più che al giorno d’oggi ci sia il disinteresse totale della politica verso questi temi così importanti.
E’ la prima volta che un partito animalista concorre per le elezioni europee?
Assolutamente sì. E’ una svolta per l’Italia. Per la prima volta tutti i cittadini italiani si troveranno sulla scheda elettorale il simbolo del partito animalista. Io sono candidato nell’Italia insulare e posso essere votato dai tutti i cittadini della Sicilia e della Sardegna. Spero di ottenere il consenso di più persone possibili. Mi dà un po’ fastidio vedere che abbiamo risvegliato i sentimenti animalisti di alcuni politici che sono al nostro Governo, un nome su tutti Matteo Salvini, che è un pescatore, un sostenitore del Palio di Siena, è a favore della caccia e ora a pochi giorni delle elezioni si spaccia per animalista e ricorda dei diritti degli animali, dicendo che si sta adoperando per cambiare le leggi, è una grandissima presa in giro. Chi ama gli animali non può votare Lega.
Rizzi, per essere eletti c’è una soglia di sbarramento del 4%. Pensate di poterla raggiungere, che risultati avete avuto negli incontri fatti nelle varie città?
Purtroppo registriamo un fatto negativo: molta gente non sa che si voterà il 26 maggio. Noi con le sole nostre forze stiamo sfruttando al massimo i nostri canali social. Io ho una pagina con 90mila persone che mi seguono su facebook. Non abbiamo finanziamenti pubblici né privati, stiamo andando avanti con le nostre forze. Speriamo che più gente sappia che noi ci siamo per difendere gli animali e la nostra salute. Oggi purtroppo un cittadino si trova una bistecca di carne che è pompata con farmaci, che, non solo ha causato la morte degli animali ma anche un danno alla sua salute. Poi non ci lamentiamo, perché in Africa, dove si mangia vegetale i tumori sono al 15%, mentre in Europa, dove c’è un abuso di questo cibo, abbiamo più del 50% delle persone che si ammala di queste malattie che, purtroppo spesso vengono considerate inguaribili.
Enrico Rizzi altra sua storica battaglia è anche quella contro l’istallazione del circo avvenuta al Lungomare Dante Alighieri.
Nel nostro programma c’è quello di vietare i circhi che ancora oggi nel nostro Paese sfruttano gli animali. Voglio ricordare che siamo uno dei pochissimi stati europei che consente questo tipo di attività, quando ormai gli altri stati li hanno aboliti grazie ad una maggiore sensibilità. Il nostro impegno sarà quello di abolire questi spettacoli, ma vogliamo anche abolire, come dicevo, la caccia. Un altro nostro impegno è quello di abolire l’articolo 842 del codice civile, che tra l’altro era previsto nel programma iniziale del M5S e che poi ha eliminato per fare un favore alla Lega. Un articolo che consente ai cacciatori di entrare nelle aree private che non sono recintate e fare quello che vogliono. Noi vogliamo abolirlo perché riteniamo che un cittadino che ha una casa e un terreno di sua proprietà, deve essere libero di dire chi e chi non può entrare.