Si sarebbero assentati dal posto di lavoro con i mezzi aziendali ma dichiaravano la loro presenza. Tre dipendenti dell'Atm, l'azienda di trasporti urbani di Trapani, sono stati condannati per truffa e peculato.
Il tribunale di Trapani ha condannato Diego Alfonso e Nicolò Ponzio, addetti al movimento, a 11 e 9 mesi di reclusione, 9 mesi anche al verificatore Salvatore Occhipinti. Per tutti pena sospesa e risarcimento nei confronti dell'Atm di 2 mila euro. L'azienda si era infatti costituita parte civile. I fatti sono avvenuti tra il marzo 2015 e maggio 2016. Le indagini condotte dalla Guardia di Finanza di Trapani scoprirono ad esempio che Alfonso durante gli orari di lavoro era andato diverse volte in una ricevitoria di via Fardella, e insieme ad occhipinti per 26 volte in un Caf. Nell'inchiesta finì anche un altro dipendente dell'ATM, Pietro Morales, giudicato con il rito appreviato e condannato a 8 mesi e di reclusione e 600 euro di multa.