Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
24/05/2019 06:00:00

Porto di Marsala, si continua a discutere ma di lavori pubblici o privati non se ne vedono

Sul porto di Marsala ci sono tre grandi certezze: una, quella più importante, è che un porto vero questa città continua a non averlo. Dopo anni di polemiche, inchieste, consigli comunali aperti e tante chiacchiere, siamo sempre fermi. Di lavori, pubblici o privati che siano, non se ne vedono.

Facciamo il punto della situazione. Le navi, grandi, ma a breve anche quelle più piccole non potranno più entrare perché non ci sono più i fondali necessari e, anche nella zona del porticciolo turistico gli operatori lavorano con grandi difficoltà. Addirittura, Raffaele Gambina, gestore di alcuni pontili e della pompa di benzina che si trova all’interno del porticciolo, ha annunciato che, con molta probabilità sarà costretto a chiudere il punto di distribuzione carburante. Con la perdita, dunque, delle barche in transito che non faranno sosta a Marsala e il blocco di un’intera economia per la città.

La seconda certezza sul porto è che periodicamente, l’ex sindaco di Marsala Giulia Adamo, dopo l’esposto in procura, torna a risollevare la questione del progetto di messa in sicurezza e della sua mancata realizzazione. Lo ha fatto la settimana scorsa con una nuova conferenza stampa, tornando a ribadire che l’amministrazione Di Girolamo non ha fatto nulla per questo progetto e che continua a negare la sua stessa esistenza. L’Amministrazione, secondo l’ex sindaco, non è in grado di portare avanti le carte e si auspica che tutto ritorni nelle mani della Regione.

Non c’è nessuna contrapposizione - ha tenuto a sottolineare l’ex sindaco -, tra porto pubblico e privato ma si chiede di fare chiarezza sulla mancata messa in sicurezza ed escavazione, fino a 7 metri, di una infrastruttura strategica per la vita economica della città”.

L’ultima iniziativa annunciata dell’Adamo riguardo al porto è l’invio di una lettera a tutti i gruppi parlamentari regionali e nazionali. A questa lettera ha risposto la deputata di Fratelli d’Italia, Carolina Varchi, che, presente durante la conferenza ha detto di aver presentato una interrogazione parlamentare ed è in attesa di avere la risposta sul perché l’iter si è bloccato, ha anche confermato quanto detto dalla Adamo e cioè che pur chiamato dal Ministero delle Infrastrutture il Comune ha disertato l’incontro.

Circostanza, questa, sempre smentita dal Sindaco di Marsala, Alberto Di Girolamo, che in consiglio comunale dice che occorre fare chiarezza fra il progetto del nuovo porto pubblico e messa in sicurezza del porto stesso. Respinge inoltre ogni accusa circa la perdita di 50 milioni per il porto pubblico e legge alcune note della Regione dalle quali si evince che non è mai stato impegnato e iscritto in bilancio un euro per il porto di Marsala.

L’altra certezza, a proposito del porto è che i lavori della Myr (Marsala Yachting Resort) guidata da Massimo Ombra, per la realizzazione del Marina di Marsala, lavori, legati allo sfruttamento della legge Burlando, non sono ancora iniziati. In consiglio comunale, è lo stesso sindaco a dire che quindici giorni addietro è giunta una nota dalla Regione con la quale si specificava che l’inizio dei lavori della Myr veniva posticipato a luglio per dar modo alla società di reperire i finanziamenti. Intanto, c’è da dire, che sarebbe emersa durante la conferenza stampa dell'ex sindaco Giulia Adamo, la notizia, non confermata ufficialmente, di un possibile procedimento di revoca nei confronti della Myr da parte della Capitaneria di Porto di Trapani. 

Sulla situazione del porto ecco cosa dice il presidente del consiglio comunale Enzo Sturiano: "sul progetto di messa in sicurezza è stata fatta un po’ di chiarezza. Non è vero che nessuno aveva mai ricevuto notifiche da parte del ministero, al contrario di come invece ha sempre ha detto il sindaco. C’è una nota del ministero dell’Ambiente del 25 luglio con la quale si invita il comune a prendere atto della bocciatura della VIA e quindi si dava la possibilità al comune, entro 60 giorni, di poter presentare della nuova documentazione. Il fatto grave è che questo progetto è stato approvato all’unanimità da 28 consiglieri comunali nel 2013 e nessuno ha sentito l’esigenza di comunicarlo al consiglio comunale”.

Sulla messa in sicurezza del porto, lo stesso Sturiano dice che ci sono tre progetti in corso. L’ha confermato il dirigente del Comune Francesco Patti che, oltre a chiarire che i due progetti non sono compatibili, ha anche fatto presente che allo stato esistono tre progetti per la messa in sicurezza del porto che riguardano la realizzazione, fra le altre cose, delle banchine di sopra e sottoflutto. Banchina di riva (6 milioni di euro), prolungamento della banchina di sottoflutto (7 milioni di euro) e banchina di sopraflutto (7 milioni) più lavori di escavazione per un totale di 28 milioni.

In consiglio comunale poi il consigliere Michele Gandolfo ha parlato della relazione sul porto della Commissione Lavori Pubblici, presentata e depositata già due mesi fa in consiglio, ma che per le continue assenze del sindaco non si è potuta discutere. Gandolfo conferma le gravi criticità dell’area portuale che potrebbero portare addirittura ad una imminente chiusura. "Un qualcosa che bisogna approfondire al più presto perché, indipendentemente dal porto privato che speriamo venga portato avanti - afferma Gandolfo -  è necessario sviluppare il progetto pubblico, il cui iter non si capisce perché in questi anni si sia interrotto ".

E sul porto c'è l'intervento della deputata all'ARS Eleonora Lo Curto: Vorrei, nel merito, ricordare a qualcuno che se il porto di Marsala è stato dichiarato porto di interesse regionale lo si deve a quanto fatto proprio da me nella mia prima legislatura inserendo un emendamento all’Accordo di programma quadro che ha permesso di elevare il medesimo hub a struttura di interesse regionale. Preciso altresì di non essere stata invitata a nessuna conferenza stampa svoltasi in questi giorni a Marsala tenutasi forse nell’interesse della candidata al parlamento europeo che ha partecipato. Annuncio con l’occasione che mercoledì 29 maggio, su mia richiesta, saranno convocati in Commissione Ambiente dell’Ars tutti gli attori interessati alla realizzazione delle opere che riguardano sia la parte pubblica del porto, sia il progetto della Myr al quale certamente la città di Marsala è fortemente interessata. Sarà quella l’occasione perché nella sede istituzionale del parlamento regionale si avvii un confronto serio e serrato tra le parti interessate, sindaco e presidente del consiglio comunale in testa, l’ingegnere Ombra per la Myr, gli assessori regionali competenti, Invitalia, la Capitaneria di Porto di Marsala e Trapani e i dirigenti dei rispettivi settori sia regionali che comunali”.