Undici persone, mazaresi, marsalesi e palermitane, sono finite sotto processo, davanti al giudice monocratico di Marsala Matteo Giacalone, per detenzione e spaccio di droga. Si tratta del processo scaturito dall’operazione antidroga della polizia di Mazara “Atlantic City”.
Un’indagine che nell’ottobre 2016 sfociò nell’arresto di Luigi Terzo, 43 anni, originario di Palermo, che a Mazara, in via Valdemone, gestiva la sala giochi “Atlantic City”.
L’accusa: detenzione e cessione di sostanza stupefacente. Nel corso del controllo, infatti, i poliziotti trovarono, nascoste all’interno della sala giochi, venti dosi cocaina (10 grammi circa). Rinvenuta anche altra sostanza stupefacente “ancora in pietra” (altri 10 grammi). Ed inoltre 515 euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio, e tutto l’occorrente per il confezionamento e il taglio delle dosi. In tutto, la droga avrebbe potuto fruttare più di 5000 euro. Nell’inchiesta sono rimaste coinvolte altre 13 persone, due delle quali hanno già patteggiato la pena, mentre le altre sono state rinviate a giudizio dal gup di Marsala Francesco Parrinello. L’unico prosciolto è stato il 57enne pregiudicato marsalese Vito Chirco, in passato condannato per altri fatti di droga. A difenderlo è stato l’avvocato Andrea Pellegrino. A patteggiare la pena sono stati, invece, i mazaresi Michele Aguanno, di 41 anni, e Giuseppe Mucaria, di 57. Imputati nel processo appena iniziato sono, oltre a Luigi Terzo, i mazaresi Aldo Ferro, di 49 anni, Antonino Mannone, di 68, Maurizio Umina, di 50, e Ihab Othmane, di 21, i marsalesi Diego Marino, di 39, Pietro Maniscalco, di 59, e Giovanni Francesco Pantaleo, di 49, e i palermitani Fabio Comito, di 40, Carmine Zambon, di 35, originario di Napoli, e Loreto Balistreri, di 49. A difenderli sono gli avvocati Sebastiano Daniele Gabriele, Carmelo Prestifilippo, Salvatore Chiofalo, Arianna Rallo, Luigi Pipitone e Filippo Maria Gallina.