Uno si è avvalso della facoltà di non rispondere, l'altro ha riferito di non sapere nulla di quanto accadava ad Alcamo. Sono queste le posizioni assunte da Benedetto Cottone e Giovanni Maria Picone davanti al gip di Trapani che ha confermato gli arresti domiciliari.
I due sono capocantiere di Energetikambiente e responsabile della società per il sud Italia. Picone si difende dicendo di non sapere nulla su ciò che accade ad Alcamo.
Cottone e Picone sono stato arrestati dai carabinieri in un'operazione in cui ci sono altri 6 indagati, accusati di aver smaltito illecitamente percolato, farmaci, pile esauste, all'autoparco di contrada Milano a Partinico, dove vengono custoditi i mezzi della stessa società e dove è stato documentato il danno ambientale per la dispersione di percolato e terre di spazzamento.