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30/05/2019 11:16:00

Con i voti di domenica i Cinque Stelle alle politiche avrebbero 140 deputati in meno

Andare alle urne, oggi, per i Cinque Stelle, potrebbe essere un bagno di sangue. Con i voti presi alle Europee, infatti, secondo una simulazione del Corriere della Sera, i grillni passerebbero dagli attuali 226 deputati ad 81. Questo nel caso il centrodestra fosse unito. Se ci fosse un "polo sovranista", con Forza Italia fuori dall'alleanza, per i Cinque Stelle andrebbe un po' meglio, ma sempre intorno ai 100 deputati. Ad ogni modo, sarebbe schiacciante la maggioranza per il centro destra a trazione leghista. Un mostro creato proprio dalla sciagurata politica di Di Maio, che ha voluto l'alleanza con La Lega. 

 Dopo le polemiche sul numero di incarichi, Luigi Di Maio si mette in gioco e offre la sua testa al cosiddetto popolo di Rousseau: «È giusto che siate voi ad esprimervi. Gli unici a cui devo rendere conto del mio operato. Se il Movimento rinnoverà la fiducia in me allora ci metteremo al lavoro per cambiare tante cose che non vanno. La domanda a cui rispondere è: confermi Luigi Di Maio come capo politico del Movimento 5 Stelle? Le votazioni saranno aperte dalle 10 alle 20». L’esito sembrerebbe scontato, dato che la difesa di Di Maio è stata assunta da Beppe Grillo: «Luigi non ha commesso un reato, non è esposto in uno scandalo di nessun genere. È già eccessiva questa giostra di revisione della fiducia. Deve continuare la battaglia che stava combattendo prima». Intanto il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha convocato separatamente i suoi vicepremier Di Maio e Salvini per discutere dell’agenda di governo. Pare che le priorità coincidano e che «il governo andrà avanti». A meno che, dice Salvini, all’interno dei 5 stelle non prevalga la linea di Alessandro Di Battista. In tal caso «il governo potrebbe non durare». Vertice di maggioranza e consiglio dei ministri sono rinviati a dopo il voto della piattaforma Rousseau.
Intanto Paragone, il senatore M5s che ieri ha attaccato Di Maio, ha fatto sapere che intende lasciare il Parlamento: «Siccome non voglio passare per traditore, consegnerò le mie dimissioni da parlamentare a Di Maio e sarà lui a decidere cosa farne. Do le dimissioni dal Parlamento perché per me non c’è alternativa al Movimento 5 stelle. Rimarrò se resta un rapporto di fiducia. Ma io resto un rompiscatole".