E’ stato un infarto a mandare in ospedale (reparto di Rianimazione del “Santa Maria” di Terni) Rosario Allegra, 65 anni, uno dei quattro cognati del boss latitante Matteo Messina Denaro, imputato con altri 17 presunti mafiosi o fiancheggiatori, in Tribunale, a Marsala, nel processo “Annozero”.
L’infarto l’avrebbe colto in cella, nel carcere umbro, la mattina dello scorso 22 maggio. Adesso, le condizioni di Allegra sarebbero “stazionarie”. Quindi, sempre abbastanza gravi. Da Terni, infatti, martedì scorso, al Tribunale di Marsala, è arrivata la notizia che era intubato e in “prognosi riservata”.
E per questo, il Tribunale, dopo i preliminari, ha quindi rinviato al 20 giugno. Il giorno prima dell’infarto, “Saro” Allegra aveva avuto un colloquio con il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Ferro di Gibellina (Vito Cimiotta è il “sostituto processuale”), che gli aveva parlato, telefonicamente, dal carcere di Castelvetrano.
“Nulla faceva presagire quello che sarebbe accaduto l’indomani” dice l’avvocato Peppe Ferro.