"Il Sottosegretario leghista Manzato, ha gettato la maschera mostrando il reale volto del suo Partito, a cominciare da quello del suo leader, Matteo Salvini, considerando il Sud come terra di conquista, da depredare e sfruttare all'occasione. La cosa si sta verificando puntualmente con la Tonnara di Favignana, a rischio chiusura a causa della ridicola ripartizione delle quote Tonno, umiliante per un'Isola come la nostra. Evidentemente lo 'Stronzo' della Lega non era solo uno". Così il deputato di Forza Italia all'Assemblea Regionale Siciliana, Michele Mancuso.
"Chiediamo al Governo regionale e a quello nazionale di intervenire dopo aver affrontato, anche in sinergia, e con profondo senso di responsabilità la questione; è impensabile stroncare in questo modo l’avvio di un’attività fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio, attorno alla quale si erano mossi gli entusiasmi, le aspettative e ogni progettualità legata a un indotto che dal ritorno dell’attività di Tonnara aveva già ricevuto benefiche influenze per il nostro Arcipelago. A nome dell’intero Consiglio Comunale esprimo sgomento per quanto appreso in data odierna e per la conseguente decisione assunta dall’azienda Castiglione, che si ritrova costretta ad abbandonare un progetto di carattere prioritario e di rilievo assoluto. Confidiamo nella risoluzione della vicenda nell’interesse generale delle Egadi".
Questo il commento di Ignazio Galuppo, presidente del Consiglio Comunale di Favignana.
"Ieri ho firmato il decreto ministeriale che assegna le quote individuali di cattura di tonno rosso tra gli impianti di tonnare fisse. Per la prima volta il ministero delle Politiche agricole, ha dato ordine a un settore, come e' quello delle tonnare fisse, dove la cattura del tonno era affidata al caso, senza regole e con possibili squilibri tra gli impianti in attivita'. Nella ripartizione delle quote di tonno, ci siamo basati su chiari principi di equita' e tenendo conto dei dati storici delle catture delle singole tonnare. Abbiamo dato nel contempo la possibilita' concreta di far ripartire la tonnara di Favignana, chiusa da oltre dieci anni, e quella di Cala Vinagra. Eppure oggi, proprio sulle quote assegnate alla tonnara di Favignana si sono mosse critiche, a mio avviso del tutto strumentali, nei confronti della ripartizione, che condannerebbero addirittura la tonnara siciliana alla chiusura". Lo dice il sottosegretario alle Politiche agricole Franco Manzato. "A tutte le voci negative, e a Edy Bandiera, che essendo l'assessore all'Agricoltura in Sicilia non puo' non essere informato, vorrei chiarire che se ieri - esattamente ieri - non avessi firmato il decreto di ripartizione di quote di tonno rosso, Favignana non avrebbe avuto quote di pesca e quindi alcuna possibilita' di ripartire, perche' la soglia massima di cattura assegnata dall'Europa era gia' stata esaurita dalle tonnare sarde. E proprio per venire incontro alla tonnara siciliana, dal momento che non possiamo assegnare sulla carta catture che non sono disponibili, la quota aggiuntiva che e' stata data all'Italia per il 2019, anziche' dividerla tra tutti e cinque gli impianti, l'abbiamo ripartita solo tra le due tonnare che iniziano a lavorare quest'anno: Favignana e Cala Vinagra. Se non bastasse, all'assessore Bandiera non dovrebbe infine sfuggire che grazie a un mio decreto del 16 maggio e' possibile il trasferimento delle quote di cattura da una tonnara all'altra. Quote che verranno con ogni probabilita' offerte dalle tonnare sarde e con le quali Favignana potra' sicuramente incrementare le 14 tonnellate assegnate"