Torna in carcere Calogero Nastasi, al centro del caso delle inflitrazioni di Cosa nostra belicina negli appalti dell'Expo Milano.
Secondo la ricostruzione della Dda di Milano e del Gico della Guardia di Finanza, Nastasi sarebbe stato il promotore di una rete di societa' che ruotava attorno al consorzio Dominus. Attraverso un giro di fatture false sarebbero stati creati dei 'fondi neri', parte dei quali sarebbero finiti anche ad esponenti di Cosa Nostra. Dominus, tra l'altro, stando agli atti dell'indagine, attraverso una controllata di Fiera Milano spa, la Nolostand (la Sezione misure di prevenzione del Tribunale di Milano ha disposto l'amministrazione giudiziaria per questa societa' e ha poi commissariato anche alcuni settori di Fiera), si sarebbe aggiudicato lavori per oltre 18 milioni di euro, alcuni anche relativi ai padiglioni dell'Esposizione Universale. Il pm Paolo Storari aveva depositato nella scorsa udienza una nota della polizia giudiziaria per dimostrare come Nastasi e il suo ex 'braccio destro' Liborio Pace avrebbero avuto un atteggiamento da "intranei" all'entourage di Messina Denaro. Le accuse, a vario titolo, nel procedimento sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita, riciclaggio, anche con l'aggravante di aver agevolato la mafia.
Ecco il comunicato dei Carabinieri:
Il 28 maggio scorso, nel tardo pomeriggio, in Partanna (TP), i militari della dipendente Stazione – alle dipendenze del Luogotenente Andrea Tripodi –hanno tratto in arresto NASTASI Calogero, 72enne partannese, già noto alle cronache giudiziarie.
Al predetto veniva notificato un ordine di carcerazione messo dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Milano - Ufficio Esecuzioni Penali, perché condannato ad espiare la pena detentiva residua di 2 anni, 11 mesi e 29 giorni di reclusione per associazione per delinquere e dichiarazione fraudolenta, reati commessi in Milano nel 2017.
L’indagine da cui deriva la presente condanna – diretta dalla D.D.A. di Milano – aveva esplorato delle infiltrazioni mafiose nella società “Fiera Milano s.p.a.”, il consorzio DOMINUS e l’organizzazione dell’Expo di Milano 2015; le accuse, a vario titolo, nel procedimento sono associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati tributari, appropriazione indebita, riciclaggio, anche con l'aggravante di aver agevolato la mafia. Già nell'ordinanza d'arresto era emerso che la "famiglia mafiosa degli Accardo di Partanna", in provincia di Trapani, a cui sarebbe legata la famiglia Nastasi, ha notevole "importanza" nel panorama dei clan anche per "la forte vicinanza con la famiglia di Castelvetrano Messina Denaro”.
L’arrestato, dopo le formalità di rito e su disposizione dell’A.G. mandante, veniva associato presso la Casa Circondariale di Sciacca (AG).