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01/06/2019 00:50:00

Polizia Penitenziaria, Uil: "Ancora ritardi nei pagamenti"

 “Mentre il Ministro Bonafede tra un impegno politico e apparizioni coreografiche per pubblicizzare il Corpo di Polizia Penitenziaria, ed il Capo del Dipartimento Basentini asserisce che l’organico di Polizia Penitenziaria è bastevole, il personale di Polizia Penitenziaria in Sicilia è in credito delle somme dei servizi di missione imposte dallo Stato per garantire i servizi Istituzionali”.

E' quanto dichiara il segretario Siciliano della UILPA Polizia Penitenziaria Gioacchino Venezioano a proposito dei ritardi nel pagamento di emolumenti per servizi disposti dall’Amministrazione. “E' da giorno 1 di febbraio di quest’anno che i colleghi della Polizia Penitenziaria in Sicilia anticipano dalle proprie tasche le somme per assicurare il trasporto dei detenuti dalle carceri verso i tribunali e in tutti i luoghi esterni ove sono comandati di servizio, addirittura anticipano pure i soldi per recarsi presso le Commissioni Mediche Ospedaliere imposte per motivi di salute”, aggiunge Veneziano.

“Non sappiamo - ha ribadito il Segretario Veneziano, che nell’immediatezza sta mettendo nero su bianco al Ministro Bonafede, al Capo del Dipartimento Basentini- se questo è il prezzo di una poca attenzione da parte dell’Amministrazione ovvero se i soldi stanziati da questo Governo che strombazza ogni giorno attenzione verso le Forze di Polizia sono insufficienti, ma rimane il fatto che da ben quatto mesi i Poliziotti Penitenziaria si sono sostituti “economicamente” allo Stato nell’assicurare un servizio di Sicurezza”.

“Abbiamo già interessato il nostro legale per mettere in campo le iniziative idonee per mettere in mora l’amministrazione- conclude il rappresentante Regionale della UIL di categoria – , ma anche per il rispetto delle leggi che regolamentano l’obbligatorietà dell’anticipo dell’85% delle somme previste per i servizi di missione disposti dall’amministrazione così come previsto dall’art. 13 comma 10 del decreto del Presidente della Repubblica n°. 51 del 16 aprile 2009, sperando comunque in un energico intervento dei vertici Politici e dell’Amministrazione Penitenziaria”.