È sbarcato poche ore fa a Favignana, Davide Faraone, senatore dem. La questione della riduzione delle quote tonno ha provocato reazioni immediate, l’azienda Castiglione ha dichiarato di ritirare le reti e di non voler più pescare nel mare di Sicilia. I danni sono enormi per l’indotto, Faraone ha già incontrato i pescatori dell’isola.
“Più che il Governo del buonsenso, come lo chiama il leghista Salvini, è il governo dell’irresponsabilità - dichiara Faraone -. Il Decreto Ministeriale, del Sottosegretario leghista Manzato, ha ridotto le quote tonno per la Sicilia, di fatto decretando la chiusura della tonnara di Favignana. Le 14 tonnellate assegnate rappresentano una quota bassissima, che non tiene conto dell’economia e dei costi dell’attività di pesca del tonno, violando di fatto pure il regolamento comunitario. Sono vicino agli operatori del settore e ai pescatori, si ritiri questo sciagurato decreto e lo si modifichi tenendo conto delle peculiarità delle tonnare e non sancendone la morte. La Sicilia è terra di mare, la Lega fa il bottino di voti e poi ci lascia soffocare. Quando Salvini urla lo slogan “Prima gli italiani”, - continua il senatore - esattamente a quale parte del Paese si riferisce? Non di certo alla Sicilia. Quale sarà il suo prossimo nemico? Metteremo in campo ogni azione a tutela di questo settore, che rappresenta non solo economia ma tradizione e cultura della nostra Isola. #Iostoconipescatoridifavignana”.