“La stampa è spesso oggetto di intimidazioni, in alcuni casi attentati, di querele temerarie”. Lo ha ricordato Giulio Francese, presidente dell’Ordine dei giornalisti Sicilia, che intervenendo all’incontro promosso a Palermo, nella sede dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia in occasione della Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, si è soffermato sulla missione dei giornalisti e su “tanti spunti di riflessione, anche preoccupanti”.
“Il Papa ha più volte sottolineato la nostra responsabilità, è quello che proviamo a fare anche attraverso corsi come questi, anche di fronte alle foto dei nove giornalisti siciliani uccisi”, ha spiegato Francese che ha ringraziato mons. Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo, per la visita alla “casa dei giornalisti siciliani, che è anche un luogo simbolo della lotta alla mafia”. “Qui – ha spiegato – oggi dialogano i giornalisti e si dialoga anche della responsabilità dei giornalisti”.
“I principi della professione giornalistica vengono ripresi dal Papa. Sa di cosa parla, richiama il Vangelo, dicendo che ‘siamo membra gli uni degli altri’”, ha fatto eco Giuseppe Rizzuto, segretario provinciale Assostampa. “Il nostro Ordine – ha osservato – prevede la collaborazione gli uni con gli altri. I nostri orientamenti deontologici spesso coincidono con quanto afferma a riguardo la Chiesa. Gesù dice “il vostro parlare sia sì sì, no no”. Anche i giornalisti devono rifuggire da ogni ambiguità”.