“Conflitti di interesse e qualcosa di strano nelle nuove piattaforme sul lungomare di Custonaci”. Non c’è pace per le pedane di Cornino e per la giunta Morfino.
Nella frazione balneare di Cornino, comune di Custonaci, molto frequentata d’estate, sono molto apprezzate le pedane che poggiano sulla costa rocciosa e permettono a tutti di fruire del bel mare della zona. La baia di Cornino è la più fotografata, con lo sfondo di Monte Cofano, per chi sale su Erice, e tra le più frequentate dai visitatori della Sicilia Occidentale.
Una spiaggia incantevole, che qualche tempo fa ospitò una pedana mobile galleggiante meta di tanti turisti, che si estendeva in lungo perpendicolarmente alla battigia. Ma sulla costa di Cornino c’è anche una zona rocciosa che negli anni è stata resa accessibile grazie alle pedane in legno.
Pedane che si sono col tempo deteriorate, altre che si sono danneggiate a causa delle mareggiate. Ne avevamo parlato proprio qualche mese fa con l’arrivo del maltempo della necessità di smontarle in inverno e rimontarle in estate, per evitare costi di manutenzione straordinaria. Ecco, infatti, che le pedane distrutte devono essere sostituite e quelle danneggiate riparate.
Allora l'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Morfino poche settimane fa decide di ripararle.
I consiglieri comunali del gruppo SiAmo Custonaci, guidati dall'ex sindaco Giuseppe Bica, hanno trovato qualcosa di strano nell'affidamento dei lavori per la sistemazione delle piattaforme sulla costa di Custonaci.
Il Comune di Custonaci mette nero su bianco che per sistemare le pedane deteriorate e realizzarne di nuove servono poco meno di 6 mila euro, e lo si legge nella determina del 7 maggio scorso. Tutto parte da lì. Tre giorni dopo viene affidato l'appalto alla ditta FAR di Francesco Grimaldi. Lavori che la ditta si aggiudica con un ribasso del 2% per una cifra di circa 5.752 euro, come stabilito nella determina del 10 maggio scorso. Tempi rapidissimi, la stagione sta per cominciare.
Ma i consiglieri di opposizione hanno scoperto che le piattaforme, le travi in legno necessarie, già tagliate su misura, e tutto il necessario, si trovavano già all'interno della ditta prima della aggiudicazione definitiva dell'appalto. Si dirà, la una falegnameria ha questo, travi, legname, etc. Secondo i consiglieri di opposizione però il materiale è stranamente identico a quello che serviva per i lavori. Stesso discorso per i pezzi da riparare della piattaforma del cosiddetto “Scivolo”, che secondo i consiglieri si trovavano già in falegnameria prima della pubblicazione della determina.
C'è dell'altro. Perchè il titolare della ditta che si è aggiudicata l'appalto, e che ha già cominciato i lavori è papà del candidato al consiglio comunale della lista “Condividi Morfino”, Fabio Grimaldi, a sostegno dell'attuale sindaco. Ai consiglieri dell'opposizione viene da storcere il naso, anche se, si sa, Custonaci è un piccolo paese e non è difficile trovare questo genere di coincidenze.
Insomma, i consiglieri di opposizione di Custonaci hanno aperto un dossier non di poco conto. Giuseppe Bica è stato eletto sindaco un anno fa per un voto, poi il riconteggio delle schede ha decretato che invece il sindaco è Giuseppe Morfino.
Ma al di là delle beghe politiche tra i due sindaci, resta comunque qualcosa di strano nelle pedane di Custonaci.