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05/06/2019 06:47:00

Trapani Calcio, i giocatori mettono in mora la società per gli stipendi non pagati

 Gioie e dolori per il Trapani Calcio. I granta sono attesi dalla finale play off e possono anche essere promossi in serie B, ma la situazione societaria non è florida. E così i giocatori hanno comunicato di aver messo in mora la società. 

I calciatori hanno diffuso tramite l’Aic, una lettera aperta per far conoscere la loro situazione, che li ha costretti a mettere in mora il club.
«Nel corso degli ultimi due mesi, l’attuale proprietà ha più volte disatteso le promesse relative al regolare pagamento delle retribuzioni – spiegano nella loro nota i calciatori del Trapani -. In particolare, sia verbalmente che a mezzo stampa, l’attuale Amministratore ci ha illuso con molteplici rassicurazioni in merito, che, alla prova dei fatti, hanno trovato solo tristi smentite. L’apice delle smentite, purtroppo, si è raggiunto nella giornata di venerdì 31 maggio – termine, peraltro, indicatoci dall’attuale proprietà per il pagamento delle retribuzioni del mese di marzo e aprile 2019 – allorquando, non senza disappunto, abbiamo potuto verificare come solo un piccolo gruppo dei componenti della rosa abbia ricevuto lo stipendio di
marzo, rimanendo non pagato per tutti quello di aprile. A questo punto, stante l’insostenibilità della situazione, tramite l’Assocalciatori, la squadra tutta ha formalmente messo in mora la Società al pagamento delle retribuzioni dovute, nelle forme previste dall’art. 17 dell’Accordo Collettivo Aic-Lega Pro-Figc. Si tratta di un atto necessario e finalizzato alla salvaguardia dei nostri diritti costituzionalmente garantiti, ma, soprattutto, per mettere alla prova, definitivamente, l’affidabilità o meno della Società. Tutto ciò non farà però venire meno l’impegno e la voglia di giocarsi la promozione in B contro il Piacenza. E’ ovvio  che il nostro impegno resterà inalterato, se non rafforzato (come già dimostrato contro il Catania), in quanto la nostra passione ci spinge ben oltre le vicende extracalcistiche. Lo dobbiamo a noi stessi, alle nostre famiglie, ai nostri meravigliosi tifosi e ad una città intera! Questa è la nostra favola…scriviamo tutti ASSIEME il lieto fine».

Questa la replica del Trapani Calcio:

In riferimento al comunicato pubblicato attraverso l'AIC dei propri Calciatori Professionisti, la Proprietà del Trapani Calcio intende rappresentare quanto segue.

Fin dal proprio insediamento, la Proprietà ha sempre ottemperato e rispettato tutte le scadenze federali in calendario, tra cui quella dello scorso 18 marzo. Relativamente alla messa in mora arrivata nella tarda mattinata del 3 giugno, nelle tempistiche e nella forma inspiegabili (la Società ha venti giorni di tempo per ottemperare al “lamentato”), si sottolinea che l'amministratore delegato del Trapani Calcio ha cominciato ad elargire gli emolumenti relativi al mese di marzo 2019 dal lunedì antecedente la doppia sfida play-off contro il Catania; attualmente solo sei calciatori professionisti della Prima Squadra non hanno ricevuto la retribuzione di marzo 2019 e le stesse saranno corrisposte a breve come comunicato venerdì scorso ai rappresentanti della squadra.
L'Amministratore Delegato del Trapani Calcio si sta adoperando per anticipare il più possibile l'iter di iscrizione da rispettare entro il 24 giugno, secondo le attuali normative federali e avrebbe gradito il non prolungarsi di strumentalizzazioni rivolte esclusivamente a screditare continuamente questa Proprietà. La Fm Service Srl, rappresentata da Maurizio De Simone, che nell'ultimo periodo oggetto di continui insulti gratuiti e che, in dipendenza di ciò, è in fase di approfondita riflessione, ha comunque fino ad ora assicurato la normale gestione finanziaria del Trapani Calcio secondo i propri principi. La Proprietà ha sempre fatto del dialogo la propria arma, riconoscendo anche eventuali errori nei confronti dei propri tesserati e/o dell'ambiente, qualora ce ne fossero stati, e confida nel buon senso di tutti affinché si continui incessantemente a sostenere la squadra verso un obiettivo comune.