I giudici della Terza sezione della corte di appello di Palermo, hanno assolto con la formula “perché il fatto non sussiste, Giuseppe Lombardo.
L'uomo era stato accusato da una sua dipendente di avere subito tre violenze sessuali durante il 2009. A puntare il dito contro Giuseppe Lombardo, alcamese, 59 anni, titolare di un'impresa di pulizia e disinfestazione era stata una donna romena, che l'uomo aveva licenziato, perché sospettata di avere commesso furti in alcune abitazioni dove era stata mandata per effettuare le pulizie.
Lombardo venne denunciato ed ha subito il processo di primo grado davanti ai giudici del tribunale di Trapani. L'imprenditore il 29 giugno del 2015 venne condannato a 5 anni e 4 mesi di reclusione, all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e a risarcire la presunta vittima con 10 mila euro. Gli venne inflitta anche la sanzione del pagamento di tutte le spese processuali.
Il procuratore generale aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado. Se fosse stata confermata in appello e poi in Cassazione per l'imprenditore si sarebbero subito aperte le porte del carcere, che non ha mai subito nonostante la denuncia della romena.