Ristoranti del centro di Marsala obbligati a chiudere e a disdire le prenotazioni a causa dell'ennesimo guasto alla rete idrica che ha messo in ginocchio la città.
E' la seconda volta che accade in due settimane. E ogni volta non si capisce perché passa così tanto tempo tra l'annuncio del Comune della riparazione della condotta e l'effettivo ritorno alla regolarità del flusso di acqua. Ieri ha dovuto chiudere i battenti Francesco Alagna, con il suo locale in Piazza Purgatorio: "Questa sera sarò obbligato a rimanere chiuso (come giovedì scorso). Sto completando il giro di chiamate per avvisare i clienti che avevano prenotato (2 addirittura con una mail a Marzo) che non potrò accoglierli perché senza acqua è impossibile lavorare puliti. Detto questo sarebbe bello vedere tutti i miei colleghi ristoratori, proprietari di enoteche, bar chiudere per questa sera i propri locali, scendere in piazza con i bidoncini dell’acqua in segno di protesta e finalmente porre le basi per creare un’associazione delle attività. (Capisco che chiudere visto i tempi non è possibile, ma andrebbe fatto)".
Il malumore serpeggia anche tra i sostenitori del Sindaco Alberto Di Girolamo, come l'ex consigliere comunale Lillo Gesone, anche lui ristoratore: "Tutto questo denota ancora una volta l'incapacità di "essere" città turistica. Di certo se si rompe il tubo non è colpa dell'amministrazione ma di certo se non si hanno piani alternativi al servizio delle attività commerciali è frutto di una totale assenza di programmazione. Finiamo di dire che siamo "città turistica", siamo un paese per pensionati".