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07/06/2019 06:00:00

Prima prova di stabilità della giunta Tranchida e il pressing per l'assessorato

 A Trapani il rimpasto di giunta si accompagna ai dovuti pressing politici. Giacomo Tranchida, sindaco della città, adesso è pronto a dare spazio ai partiti e le consultazioni potrebbero durare più di quanto previsto.

In casa PD a chiedere posto è il segretario comunale Francesco Brillante, voti conseguiti nel 2018: 332. L’assessorato è una posizione a cui aspira da diversi mesi. Ha guardato al rimpasto come all’occasione per poter rappresentare il partito, lo stesso partito che a Palazzo Cavarretta non ha ancora formato un gruppo e stante agli assestamenti provinciali mancanti non lo creerà a breve. Tranchida potrebbe puntare su un fedelissimo: Dario Safina, dimessosi qualche settimana fa dalla carica di vice presidente del consiglio comunale. Il partito dei dem in provincia è messo molto male, si sentono poco, non dettano la linea, giocano senza conoscere i percorsi che ci potrebbero essere.

Lavora dietro le quinte, invece, Baldo Gucciardi, deputato regionale che potrebbe lanciare come segretario provinciale Pasquale Calamia, candidato sindaco alle ultime amministrative a Castelvetrano. Sulla sorte dei congressi si deciderà a breve, la provincia continuerà ad essere a trazione gucciardiana.

Ritornando alla giunta Tranchida, questo rimpasto non metterà fuori, così dicono i rumors di palazzo, né Adreana Patti né Rosalia d’Alì, le due donne che lavorano fianco a fianco del sindaco.

Spazio, dunque, ai partiti che però non hanno ancora un loro assestamento ben definitivo, in aula la maggioranza traballa e gli scontri si consumano su piccole cose. L’Udc ha iniziato da oltre un mese le consultazioni interne, la consigliera Anna Garuccio è vicina ad Eleonora La Curto, molto meno a Mimmo Turano che ha difficoltà ad incontrare, nonostante le richieste al commissario del partito Fabio Bongiovanni.

E poi ci sono le varie liste che hanno consentito al sindaco di sedere al governo della città, i pressing si fanno sentire ma è pur vero che di questi mezzi Tranchida non si è mai servito e non ne ha mai subito il fascino. La prima prova di stabilità dell’Amministrazione Comunale di Tranchida, ad  un anno dalla prima candelina, sarà proprio il rimpasto di giunta.