Dopo le polemiche seguite alla ripartizione delle quote tonno, con l'isola di Favignana che ha contestato la possibilità di pesca pari a 14,5 tonnellate concessa dal decreto Manzato, la 'Nino Castiglione srl', autorizzata alla tonnara fissa dell'isola delle Egadi, corre ai ripari: la storica azienda trapanese, infatti, ha raggiunto un accordo con la 'Euromar' di Aci Castello (Catania) per il trasferimento temporaneo a quest'ultima di una quota tonno "fino a un massimo" di 12,2 tonnellate.
Secondo la documentazione in possesso della Dire, la 'Nino Castiglione srl' ha sfruttato una possibilità offerta proprio dal contestatissimo decreto firmato dal sottosegretario all'Agricoltura, Franco Manzato, finito al centro delle polemiche politiche negli ultimi giorni perché ritenuto poco vantaggioso per la storica tonnara trapanese che era tornata in piena attività dopo anni. Il decreto, infatti, prevede che "i contingenti individuali di cattura" possano essere oggetto di "operazioni di trasferimento temporaneo" nell'ambito di due tipologie di pesca: con reti a circuizione, sistema adottato dalla 'Euromar' e regolarmente autorizzato dal ministero, e con tonnara fissa. L'azienda trapanese, che ha ritenuto la quota stabilita dal decreto Manzato per Favignana "non sufficiente a garantire la sostenibilità economica dell'investimento" necessario per la campagna di pesca, ha ritenuto quindi "più conveniente" cedere la propria "quota residua" di tonno "fino a un massimo di 12,238 tonnellate". L'accordo tra le due aziende, sottoscritto il 6 giugno, dovrà però ottenere il via libera definitivo dal ministero delle Politiche agricole.