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10/06/2019 04:00:00

La crisi in provincia di Trapani, Articolo1: "Bisogna ricostruire la speranza"

 Sulla crisi economica della provincia di Trapani e in particolare sulla questione delle quote tonne, con la decisione della ditta Castiglione di cedere la sua mini quota, assegnata dal ministero, ad un'altra ditta catanese per fare cassa e contenere il danno e sul flop per il bando per l'aeroporto di Birgi, promosso dal comune capofila di Marsala per l'assegnazione delle tratte rimaste scoperte, andato ancora una volta deserto, c'è l'intervento di Antonio Gandolo di Articolo 1 Trapani. 

"Si avvia dunque la chiusura della tonnara dopo le speranze di breve durata di dare una nuova vita alla storica attività favignanese e, allo stesso tempo, viene inferto un altro colpo da ko al fantomatico rilancio dell'aeroporto di Birgi, oggetto di innumerevoli inutili litanie da potere essere raccolte in capienti archivi della memoria - scrive Gandolfo - che si chiede e chiede, a chi ci possiamo appellare? al capo dello stato come ha fatto il sindaco di Favignana? all'uomo forte del momento, il Capitan fracassa che tutto decide? alla pietà della Madonna degli infelici e dei disperati?".

Gandolfo però oltre alla critica fa anche autocritica: "Abbiamo delle colpe da espiare se tutto ciò avviene in un paese fatto soprattutto di sudditi e non di cittadini, che in gran parte non si sente coinvolto nella partecipazione attiva alla vita pubblica e preferisce stare a guardare o delegare le proprie speranze all'uomo della provvidenza".

Ma Gandolfo prosegue la sua riflesisone aggrappandosi alla speranza della ripresa che può avvenire puntando sui giovani: "Non tutto è perduto. Nel momento della crisi occorre ripartire dalla tenacia di chi, nonostante tutto, ha volontà di rischiare la propria persona per cambiare lo stato di abbandono e di resa che si diffonde. Esistono ancora energie per mettersi in cammino e idee per trovare una nuova direzione. Ogni giorno scopriamo giovani che esprimono il loro talento, anche in forma associata, in tanti campi fondamentali per la nostra società. Nella scuola, nella sanità, nella nuove tecnologie, nelle professioni abbiamo bisogno della loro intelligenza e della capacità di innovazione da mettere a servizio della nostra terra. Anche nella politica. È tempo che una nuova generazione si assuma la responsabilità di diventare nuova classe dirigente, di lanciare nuovi progetti politici, di costruire reti di competenze da collegare in una visione d'insieme della nostra realtà. Di crescere nella consapevolezza della nostra storia e della nostra collocazione in Europa.  Con meno di questo, non si pesca e non si vola".