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16/06/2019 06:00:00

Corruzione ed energia: Nicastri, l'impianto di Calatafimi e quell'articolo di giornale

 "Ora capisco il perché di certi articoli sul Giornale di Sicilia". Lo dice Valentina Palmeri. La deputata regionale di Alcamo è quella che più di tutti si è esposta politicamente contro il progetto di realizzazione di un impianto di biogas nel territorio del Comune di Calatafimi Segesta. Le inchieste della Procura antimafia adesso ci raccontano che dietro quel progetto c'erano funzionari corrotti, un imprenditore spregiudicato come Paolo Arata, e a fare da regista occulto Vito Nicastri, l'imprenditore di Alcamo ritenuto vicino a Messina Denaro. Tra le carte dell'inchiesta emerge anche un episodio particolare. Prima, però, raccontiamo bene i fatti. 

L'INCHIESTA. L'inchiesta che ha portato in carcere Paolo Arata, suo figlio Francesco, l'imprenditore alcamese Vito Nicastri e suo figlio Manlio e ai domiciliari un funzionario della regione, Alberto Tinnirello, ruota attorno ad un giro di tangenti intascate, secondo gli investigatori, da funzionari regionali e del comune di Calatafimi Segesta, per facilitare i progetti nelle energie rinnovabili di Arata e dei Nicastri. In particolare si tratta di un impianto per la produzione di biometano dai riifuti organici. L'impianto doveva essere realizzato a Gallitello, frazione di Calatafimi Segesta. L'impianto prevedeva il trattamento termico dei rifiuti, con l'emissione di gas, e quindi ha prodotto allarme tra la popolazione. La ditta, la Solgesta Srl, si è vista, l'anno scorso, schierati contro ambientalisti, cittadini e anche alcuni politici, tra cui Valentina Palmeri, deputata regionale. Sia chiaro, la posizione di Palmeri non era tanto contro la ditta, che, al di là delle indagini, cercava solamente di fare affari, ma contro la Regione e il Comune, perchè non c'era chiarezza su permessi e pareri. T Paolo Arata - si legge nell'ordinanza del Gip - manifestava al suo socio (Vito Nicastri) qualche preoccupazione sulla pressione mediatica sulla «Solgesta srl», da parte degli ambientalisti locali che avrebbero potuto indurre il sindaco di Calatafimi Segesta a ritirare il proprio appoggio al progetto di contrada Gallitello.

Effettivamente, il Comune di Calatafimi Segesta, nell'ambito del procedimento per il rilascio dell'autorizzazione unica per la costruzione dell'impianto di Gallitello della Solgesta, aveva prima espresso parere favorevole (condizionato) sia sotto il profilo urbanistico che ambientale e di tutela della salute pubblica. Successivamente, però rivedeva la propria posizione, confermando il parere favorevole esclusivamente per gli aspetti urbanistici e rimettendosi, per gli aspetti ambientali, all'esito della procedura di Valutazione d'Impatto Ambientale, ritenuta ineludibile in considerazione delle caratteristiche dell'impianto.

PALMERI. Tra i personaggi politici più attivi contro il progetto della Selgesta c'è Valentina Palmeri, che però, nel 2017, nota una cosa singolare: il Giornale di Sicilia, e solo quel quotidiano, pubblica un articolo di replica della società Selgesta alle sue dichiarazioni, che erano già una replica ad altri comunicati della Solgesta.  L'articolo è firmato dalla giornalista Laura Spanò.

Vito Nicastri in persona si era adoperato in quel periodo per scrivere i comunicati stampa di replica alle osservazioni della Palmeri e dei comitati anti - impianto. Non avevano sortito un grande effetto. E così, il 28 Dicembre 2017, dopo l'ennesimo comunicato della deputata regionale di precisazioni sull'impianto di biogas di Contrada Gallitello, entra in azione uno dei progettisti dell'impianto, Nicola Puma, che chiama Vito Nicastri e lo informa che ha parlato con una giornalista del Giornale di Sicilia, Laura Spanò, "che si era detta disponibile a far pubblicare una replica alle dichiarazioni della PALMERI, che lo stesso PUMA avrebbe avuto cura di preparare previo suo (di NICASTRI) assenso" scrivono gli investigatori.

Ecco cosa dice Puma: "... la Spano' del Giornale di Sicilia e mi ha detto io domani posso scrivere una risposta...se tu mi mandi stasera...se voi mi mandate stasera una risposta succinta a quello che lei ha scritto io domani visto che lei mi ha fatto un comunicato stampa.. ..io domani lo devo...lo devo pubblicare...vorrei pubblicare anche la vostra risposta...la metto sotto...così voi potete replicare a quello che lei ha detto in modo puntuale....io gli ho detto...guardi io non è che la posso scrivere cosi'..la scrivo io sempre alla fine (incomprensibile) devo chiamare....e devo fare, comunque, un comunicato eh... concordato eh... quindi io cosa faccio ora...

 E infatti l'articolo viene pubblicato. Un articolo che conteneva una replica della ditta su quella che era già la replica della deputata regionale....

Commenta oggi Valentina Palmeri: "A distanza di più di un anno, con amarezza, apprendo che certi "misteri" sono più chiari, infatti le carte dell'inchiesta che oggi hanno portato all'arresto di Paolo Arata, Nicastri ed altri, tra funzionari e dirigenti, darebbero risposte anche a questi interrogativi. Sembrerebbe, infatti, che una giornalista si sia adoperata con la società Solgesta suggerendo e prestandosi per rendere la replica più efficace, in contemporanea alla mia, e puntuale ad ogni mia contestazione mossa”.