Chi è Ruggero Razza? Non è solo l’assessore regionale alla Salute, Razza è il braccio destro del governatore dell’Isola, Nello Musumeci. Razza è l’uomo che nel centro destra non ha tentennato, ha percorso l’unica via politica praticabile, quella della Lega.
Il 25 aprile ad accogliere il Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, c’era proprio l’assessore alla Salute, accanto a lui Musumeci.
E’ l’uomo su cui punta il presidente, è l’uomo a cui ha conferito la delega di un assessorato delicato e che impegna la maggior parte del bilancio regionale. Da Diventerà Bellissima alla Lega è stato un attimo, tessendo un dialogo incisivo con altri deputati che hanno lasciati i gruppi di appartenenza per formarne uno nuovo, “Ora Sicilia”, in totale appoggio al governo. I tre che hanno dato vita allaformazione sono Luigi Genovese, che ha lasciato Forza Italia, Luisa Lantieri, saluta il Pd, Daniela Ternullo lascia l’MPA.
Dialogheranno in maniera trasversale con tutti, lasciano le loro linee di partenza per il caos che regna dentro i partiti e per il mancato rinnovamento.
Forza Italia parla male della Lega, boicotta Salvini in Sicilia, il duo Miccichè-Milazzo li blocca in termini elettorali. Eppure qualcosa è cambiato. Terminate le elezioni europee, gli azzurri si danno una guida nazionale per il rinnovo del partito che porterà al congresso di ottobre. A guidare i forzisti sono la Carfagna e Toti. Si ammorbidiscono le posizioni sulla Lega, si parla di centrodestra unito, Miccichè dice che è pronto ad aprire il dialogo con i leghisti se cercheranno di essere moderati su temi centrali come l’immigrazione, che si legge umanità.
Insomma, le posizioni non sono più inconciliabili. Come lo spiegheranno agli elettori sarà da vedere. Il ruolo chiave lo svolge Razza, vorrebbe che il Sud fosse capace di interpretare la battaglia politica del Carroccio e quindi crescere in termini elettorali. Per farlo non ci vogliono nomi presi a casaccio sui territori ma una linea politica autorevole ma presente e fattiva.
E’ questo quello che disegna Razza e che sposa Musumeci. I due leader di Diventerà Bellissima sono pronti per gli appuntamenti elettorali che seguiranno, pronti per dare un nuovo assetto a questo governo che non trova all’ARS una maggioranza su cui fare affidamento.
Troppo ballerini i forzisti, troppe crociate per mirare alle poltrone, gli azzurri non si risparmiano se devono attaccare uno dei propri, come stanno facendo con Gaetano Armao. C’è una casa da costruire, c’è da farlo in fretta, prima che quella di paglia prenda fuoco.
Nessun mercato delle vacche, si sono affrettati a rispondere anticipando la domanda. E’ pur vero che la fragilità di questo governo, pieno di contraddizioni e di partiti pronti a chiedere qualcosa, sta mettendo a dura prova l’oratoria e l’intransigibilità di Musumeci.
Sulle nuove alleanze, sulla possibilità di costruire equilibri che possano mettere in minoranza gli amici politici pretenziosi, sono gli scenari a cui sta lavorando Razza.
Del resto c’è un Pd all’ARS in silenzio, una opposizione fioca e senza speranza , lasciata ai soli Cinque Stelle. Un Pd che è in attesa di capire cosa sarà e diventerà questo partito, dimenticando che il partito non è un’entità astratta ma costruito su gambe di uomini e donne. Troppo impegnati a farsi la guerra.