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03/07/2019 07:30:00

Il caso Arata-Nicastri. Miccichè e Pierobon in commissione Antimafia

 E' diventata un caso politico l'inchiesta Arata-Nicastri e la corruzione in Sicilia nel campo delle energie rinnovabili.


I parlamentari regionali del Movimento 5 Stelle hanno chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta. Perchè ci sono dirigenti e politici siciliani che sono coinvolti, anche se non indagati, nei fatti oggetto dell'inchiesta.
Il presidente della commissione Antimafia, Claudio Fava, ha cominciato le audizioni dei politici citati nelle intercettazioni. A cominciare dal presidente dell'Ars Gianfranco Miccichè e dall'assessore all'Energia Alberto Pierobon.


Miccichè non ha usato mezzi termini per smentire i sospetti che avrebbe avuto che dietro Paolo Arata ci fosse Vito Nicastri: “Minchiate”. Miccichè ha ammesso di aver incontrato Arata, che è stato suo collega deputato negli anni novanta, e che voleva incontrare l'assessore Pierobon. Conferma, Miccichè, che l'assessore alle attività produttive Mimmo Turano gli avrebbe sconsigliato di avere a che fare con Arata. Un consiglio apprezzato da Miccichè che dopo l'arresto di Arata e Nicastri ha ringraziato l'assessore. Non proprio la stessa reazione di Pierobon, che in commissione ha detto che nessuno lo aveva avvisato del tipo che poteva essere Arata, con una stoccata al collega di giunta per la disparità di trattamento.


“Non conosco e non ho mai conosciuto Vito Nicastri - spiega il presidente dell'Ars - né seguo tanto le cronache giudiziarie, mentre la conoscenza con Paolo Arata avviene tramite un collega deputato della Camera tra il '93 e il '96. Poi mi viene chiesto da Alberto Dell'Utri (il fratello di Marcello) se poteva dare il mio numero ad Arata. Io ho acconsentito, mi ha chiamato, ci siamo sentiti. Ma io lo incontro per la prima volta il 13 febbraio 2018 all'una e mezza”. Miccichè smentisce di aver sponsorizzato tra i corridoi della regione la figura di Paolo Arata: “Potrei querelare i giornalisti per aver detto questo, non risulta nelle indagini”. Mentre Fava tira fuori in audizione l'intercettazione in cui gli indagati fanno riferimento ai presunti rapporti amichevoli con Miccichè.


Pierobon dal canto suo ha escluso - di avere incontrato Arata con Cocina e Micciché e non ricorda “se, quando Micciché è venuto a trovarmi, abbiamo incontrato nei corridoi Cocina e Arata”.  Nessun favoritismo, nessuna corsia preferenziale per Arata, dice Pierobon.
Nel frattempo Valentina Palmeri, deputata regionale dei 5 Stelle, ha chiesto l'istituzione di una commissione d'inchiesta sul caso. “Sta venendo fuori un autentico verminaio - ha commentato il capogruppo Francesco Cappello -. Ora la Regione passi al setaccio tutte le autorizzazioni rilasciate negli ultimi anni dall'assessorato all'Energia e quelle in via di rilascio”.