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06/07/2019 06:00:00

Al parcheggio abusivo di Segesta spuntano anche le telecamere inchiodate agli alberi

 Adesso che è arrivata la stagione clou, con il pieno di turisti, desta più stupore quello che succede ai piedi dell’area archeologica di Segesta, tra le più visitate in Sicilia.
La storia è quella del parcheggio abusivo nato a due passi dal Tempio e dal Teatro greco di Segesta. L’abbiamo raccontata qualche settimana fa su Tp24.it


C’è un parcheggio totalmente abusivo nei pressi dell’area archeologica, che non dà una bella immagine di uno dei luoghi più visitato in Sicilia e in provincia di Trapani. Ma fa anche una concorrenza sleale, anzi, illegale, all’unico parcheggio autorizzato e in regola della zona creato con tanti sacrifici da un gruppo di ragazzi e che sta perdendo guadagni, perdite che costringono a lasciare a casa dei lavoratori.


La novità degli ultimi giorni è che chi gestisce il parcheggio abusivo ha deciso di installare delle telecamere di sicurezza. Ma anche queste sono telecamere abusive, più abusive del parcheggio stesso, perchè sono state addirittura avvitate in un albero. I tizi che si occupano del parcheggio abusivo un bel giorno si sono dotati di scala e trapano e hanno bucato gli alberi per mettere le telecamere, che probabilmente sono finte.
Ci segnalano inoltre che di recente l’area è stata vista chiusa con del fil di ferro.

 

 


Sono tutti giovani e preparatissimi i ragazzi che hanno creato, due anni fa, l'unico parcheggio autorizzato ai piedi dell'area archeologica di Segesta. Il Segesta Parking Archeodromo e il sogno di questi ragazzi da circa quattro mesi è stato messo in crisi da un altro parcheggio, quello abusivo. Si tratta di un'area senza nessun servizio, spianata male, non autorizzata ad essere parcheggio, sorvegliata da due tipi che girano per le auto con una cassettina in mano con su scritto “offerte per beneficenza”. Un parcheggio abusivo che sta mettendo in crisi quello regolare. Una concorrenza sleale e illegale. Ma anche un'attività proibita perchè sorge in un'area a vincolo archeologico.


Il Segesta Parking Archeodromo, invece, è stato realizzato dai ragazzi con fondi propri due anni fa e che offre tanti servizi, dei punti ristoro, negozi, un vero e proprio centro per una sosta prima e dopo la visita all’area archeologico. Lo scorso anno a maggio hanno staccato 19 mila ingressi, in un solo mese, quest'anno, stesso mese, sono stati staccati 9 mila ticket. “Se continua così non so cosa succederà” ci racconta Giuseppe. Rischiano i 18 lavoratori, tutti giovani, e tutti con almeno tre lingue in mente da poter mettere al servizio dei turisti. “Siamo stati costretti a lasciare a casa uno dei lavoratori proprio per le minori entrate per colpa del parcheggio abusivo”. Se continua così rischiano anche gli altri. “Siamo esasperati da una situazione di evidente illegalità che va avanti ormai da settimane provocando ingenti danni al “Segesta Parking Archeodromo” e alle diverse attività presenti all’interno di esso. Dal 20 aprile 2019 ogni giorno riscontriamo una perdita pari a circa €2.000,00/€3.000,00. Una perdita che ha buttato nello sconforto tutti noi. Siamo ormai a ridosso di licenziamenti dei dipendenti proprio a causa della drastica diminuzione di lavoro. Una perdita che continuando così dovrà individuare un colpevole per chiedere un dovuto indennizzo” si legge nella lettera inviata al Soprintendente Riccardo Guazzelli.


Ma c'è di più. Perchè il parcheggio abusivo, non solo non ha le autorizzazioni, ma non potrebbe mai averle perchè si trova in zona archeologica B1. Una classificazione che indica che lì non possono essere costruiti parcheggi, o altri tipi di attività. L'area del parcheggio abusivo ricade all'interno della fascia di rispetto di 200 metri del Parco Archeologico di Segesta, che per legge non può essere occupata da parcheggi e altri insediamenti. In quell'area, come se non bastasse, è presente una zona archeologica non ancora esplorata. Nasconde, come hanno scoperto gli studiosi dell'Università di Siena, un quartiere suburbano di età ellenistica.

Il parcheggio è abusivo, non rispetta le norme, fa concorrenza sleale a chi invece ha creato un'attività in regola, e soprattutto è pericoloso per i visitatori. Perchè dall'area di parcheggio abusiva all'ingresso del parco i visitatori sono costretti a percorrere la strada statale che porta a Calatafimi, senza banchine, né marciapiedi. Una camminata pericolosa, insomma, perchè rischiano di essere investiti. In caso ci sono le telecamere (finte) a riprendere tutto.