Come annunciato è stato presentato il ricorso al TAR contro il regolamento sull’arredo urbano, approvato dal Consiglio Comunale di Trapani con la nota clausola che subordina la fruizione di spazi pubblici ad una comunicazione “antifascista”.
Il ricorso é stato presentato dal prof. Avv. Augusto Sinagra per conto di due esponenti “storici” della destra trapanese: l’on. Michele Rallo e l’ing. Giuseppe Bica.
Ricorso “coi baffi”, come preannunziato dai ricorrenti: "ben 35 pagine, dense di precisi riferimenti legislativi che comproverebbero – a parere del prof. Sinagra – la completa illegittimitá della delibera consiliare, adottata in palese violazione di leggi, regolamenti e di quella stessa Costituzione della Repubblica ai cui “valori” si erano richiamati coloro che avevano proposto il singolare regolamento."
Il ricorso si conclude con la richiesta – ancorché non ancora quantificata – di risarcimento del danno.
Dalla lettura dell’articolato (e dagli addebiti mossi alla delibera consiliare) é facile presumere quali saranno i prossimi passaggi giudiziari della vicenda. L’on. Rallo e l’ing. Bica, infatti, hanno preannunciato che intendono procedere anche in sede civile e penale contro i Consiglieri che, col loro voto, hanno inteso privarli delle libertá garantite dalle leggi e dalla Costituzione.