E’ scontro ed è rottura politica tra il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida e alcuni assessori di maggioranza. Il caos è sempre sul nome di Fabio Bongiovanni, in rappresentanza dell’UDC, attuale commissario provinciale del partito, braccio destro di Mimmo Turano, assessore regionale alle Attività Produttive.
C’è un documento con 21 firme raccolte a sostegno dell’assessorato in capo a Bongiovanni, tra le firme anche quella del consigliere comunale Alberto Mazzeo, che si è ammorbidito e ha abbracciato la proposta di Turano.
Non ci sta l’altra consigliera eletta nella lista Trapani Tua, Anna Garuccio, che pur non contestando le competenze di Bongiovanni non ne comprende l’imposizione del nome: nessuna condivisione.
Una sinergia che porta direttamente alla deputazione siciliana tra cui Eleonora Lo Curto, capogruppo dell’UDC, e Mimmo Turano, un collante che potrebbe di fatto anche avvantaggiare le posizioni di governo di tutta la giunta del sindaco Giacomo Tranchida.
E’ la politica.
Una lunga riunione di maggioranza ieri sera che è valso come confronto tra il sindaco Tranchida e i consiglieri a presenziare anche Peppe Guaiana, presidente del consiglio, in quella sede la Garuccio accusa Tranchida di essere entrato nel merito della lista Trapani Tua, indicandone il metodo di scelta del proprio assessore. Troppe deroghe, sottolinea la consigliera, che metteno a rischio la credibilità di tutta la giunta.
Le riunioni si susseguono ma come ha detto Tranchida: “Alla gente non gliene frega nulla di queste cose ma chiede che i problemi vengano risolti”, il sindaco assicura che non solamente i consiglieri possono essere indicati assessori ma pure coloro che hanno concorso ad allestire la lista, in un ragionamento ampio che attiene al partito a cui la lista fa riferimento.
Insomma, la Garuccio chiede chiarimenti sul nome di Bongiovanni al sindaco Tranchida ma in verità dovrebbe chiedere direttamente al suo leader, Mimmo Turano, il quale pare che abbia assicurato agli altri componenti della lista che prima o poi la stessa scorreva.
Sconfessano la centralità di Bongiovanni nell’allestimento della lista, ad essersene occupato è stato Turano, così dice Nino Bianco, ex consigliere comunale.
Io non sono Fazio e non sono Damiano, lo dice chiaramente Tranchida, che sottolinea che l’accordo è stato fatto con le liste e che bisognerebbe rendersi conto quando si è minoranza e per questo fare passo indietro.
La nomina del futuro assessore verrà ufficializzata appena lo stesso Bongiovanni avrà fornito tutti i documenti, si suppone siano quelli relativi ai certificati dei carichi pendenti e di eventuali indagini in corso.
E’ Giuseppe Lipari a contraddire Tranchida che si è presentato come il sindaco della legalità, dice, che però ha utilizzato le regole della politica per fare figli e figliastri, un sindaco che si sta facendo tirare la giacchetta da Mimmo Turano.
E’ scontro tra Lipari e Tranchida, una maggioranza che traballa, il giovane contesta la presenza invadente di Turano nelle scelte della politica trapanese.
Lipari continua accusando Tranchida di avere fatto passerella in campagna elettorale, il sindaco controbatte: “Tu con me l’assessore non lo fai, io tempo da perdere con te non ne ho”. Ipocrita e scorretto, così Tranchida appella il consigliere Giuseppe Lipari: “Tu rappresenti te stesso, il mio non è un baby party”. Po continua: “Sei fuori dalla maggioranza”.