Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
15/07/2019 06:00:00

Pescatori gabbati. Dopo i lavori da 48 mila euro, porto di Selinunte ancora intasato

 E’ terminata da un bel po’ la bonifica del porto di Selinunte.

I pescatori sono stati gabbati. La loro minaccia di non andare a votare è stata scongiurata, ma il porto è ancora intasato. Come avevamo previsto, lo stanziamento regionale di 48 mila euro non è bastato per una bonifica seria. I lavori al porticciolo di Marinella di Selinunte, di cui si è occupato il Genio Civile, sono terminati da un bel po’, ma sabbia e posidonia sono ancora lì.

 

Nel marzo del 2018,  l’ex onorevole Toni Scilla di Mazara del Vallo, commissario provinciale di Forsa Italia, “si era interessato”, ottenendo l’intervento da parte dell’assessorato regionale alle infrastrutture. Ma, sfortuna delle sfortune, una volta cominciati i lavori, è crollata un’intera banchina sotto il peso dei mezzi di lavoro. Quindi stop ai lavori, tutto rimandato.

 

I pescatori non ci stanno e, come si diceva, minacciano di non andare a votare per le amministrative di Castelvetrano, appendendo vicino la scuola elementare che avrebbe ospitato le due sezioni della borgata, un lenzuolo con su scritto: “Il 28 se non andiamo a lavorare, non andiamo a votare”.

 

Qualcuno deve aver pensato: “Questi fanno sul serio”. Ed ecco che il giorno prima delle votazioni, coincidenza, la Regione siciliana stanzia 48 mila euro dal fondo di riserva per le spese impreviste.  

E allora, tutti alle urne: al voto, per le comunali del 28 aprile e per le europee del 26 maggio.

 

Due giorni dopo che i pescatori hanno fatto il loro dovere (civico, s’intende), arriva l’ordinanza regionale per i lavori di somma urgenza.

Lavori che, complessivamente, sono durati più o meno una settimana, con il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti.

 

Egidio Morici