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20/07/2019 06:00:00

Castelvetrano. Gli odiatori e la Lega senza identità che incontra Don Meli

 La Lega ha incontrato don Meli.

Bartolo Giglio, commissario provinciale del partito, mercoledì scorso, ha voluto incontrare il parroco del quartiere Belvedere di Castelvetrano, in seguito alla sua iniziativa di preghiera e digiuno contro il decreto sicurezza bis di Matteo Salvini. E soprattutto dopo la valanga di insulti e commenti violenti che avevano travolto il prete sui social (ne abbiamo parlato qui).

 

Giglio, intento a costruire una Lega ancora ostaggio di faide interne, ha preso le distanze dagli odiatori che si sono scagliati contro don Meli portando la sua personale solidarietà, accompagnato dal coordinatore del secondo circolo del partito di Salvini a Castelvetrano, Edoardo Della Chiana e da un attivista, Giovanni Caronna.

Don Meli li ha accolti alla presenza di un piccolo gruppo di parrocchiani ma, l’ovvia presa di distanza dagli odiatori social non ha certo impedito a Bartolo Giglio di manifestare il proprio dissenso sull’iniziativa del parroco.

 

Io sono d’accordo con un don Meli che prende iniziative alla sua maniera e dia testimonianza sulle cose – ha affermato il commissario provinciale della Lega - Un po’ meno d’accordo, quando mette nel mirino alcune parti politiche ben precise, in questo caso il ministro Salvini, perché, non volendo, crea sponda agli oltranzisti per tirarselo dalla sua parte”.

 

Don Meli ha risposto che ogni sua scelta che riguarda anche una sola persona che vive in una situazione di disagio, è un gesto politico: “E’ una cosa che vivo sette giorni alla settimana. Faccio politica, è vero. E non posso farne a meno. La vera politica dovrebbe interessarsi di tutte le persone, in particolare dei deboli. Questo dovrebbero fare tutti i politici. Chi non lo fa, è solo un politicante”.

 

Certo, nessuno si aspettava che la Lega potesse far cambiare idea a don Meli. Né che don Meli potesse portare i seguaci di Salvini verso le sue posizioni.

Il risultato è stato quindi un dibattito acceso ma civile, che ha toccato gli argomenti classici delle più infiammate polarizzazioni: la Sea Watch, i morti in mare, i flussi migratori, le atrocità in Libia, la sicurezza, i terroristi.

Perfino il Papa. Anzi, i papi.

Soprattutto quando Giglio, in risposta a quanto detto da don Meli, sull’inopportunità del gesto di Salvini quando ha baciato il rosario, ha risposto così:

Sono segni che per ogni cattolico vanno orgogliosamente mostrati. Inoltre, non sono d’accordo con alcune scelte dell’attuale Papa. Sono più in linea con Papa Ratzinger.

Per esempio non ho condiviso la scelta di Papa Francesco di rinunciare al crocifisso d’oro, indossando quello di ferro. L’oro è il segno del re e Dio è il re. Il fatto di sceglierla di ferro non mi è piaciuto”.

 

Ma cosa c’entra? – ha sbottato don Meli - Gesù andava in giro con i sandali!!!

 

E dato che abbiamo avuto la possibilità di essere presenti a quest’incontro, abbiamo fatto a Giglio una domanda:

 

Ci è capitato di leggere un’affermazione della pagina facebook ‘Lega Salvini Premier – Castelvetrano’, in cui si bolla l’iniziativa di don Meli come una provocazione da rispedire al mittente. Un post che termina con uno spocchioso ‘bacioni a tutti quanti’. Non è un po’ in contraddizione con la solidarietà e l’apertura al dialogo che oggi ha motivato la vostra presenza qui?

 

La nostra solidarietà è assolutamente sincera – ha risposto - perché coloro che insultano e commentano in modo violento non ci appartengono. Io però non conosco questa pagina facebook di cui lei parla. Consideri che sui social ci sono tante pagine a nome di Salvini e della Lega che però non hanno nulla a che vedere con noi.

 

Abbiamo chiesto allora all’attivista di Castelvetrano Giovanni Caronna, ma la pagina non la conosce nemmeno lui. E quando gli chiediamo qual è la pagina della Lega locale che invece segue, ci risponde che non ne segue, perché non è molto presente sui social.

La pagina però c’è da prima delle elezioni amministrative della città.

 

E dato che sappiamo che a Castelvetrano ci sono due leghe, abbiamo chiesto alla coordinatrice del primo circolo, Alessandra Cascio, che ci dice di non essere molto social, anche se ci conferma che la pagina facebook (al momento l’unica della Lega a Castelvetrano) appartiene proprio al gruppo che fa riferimento al suo circolo. Ma è al momento gestita da alcuni ragazzi, che magari non hanno messo molta attenzione ad una corretta comunicazione, forse più consona alle realtà locali.

Certo, anche la Cascio sembra essere d’accordo con Giglio nella valutazione dell’iniziativa di don Meli, ma nei suoi intenti non ci sono divisioni.

Ecco perché ci anticipa che vorrebbe “creare un unico circolo della Lega in città, in modo da avere un’alternativa valida e lontana dai semplici slogan alle prossime amministrative”.

 

Insomma, alla fine, ciò che è emerso da questo incontro in parrocchia è che a Castelvetrano la Lega non ha ancora una chiara identità.

Almeno, non quanto sia chiara quella di don Meli.

 

Egidio Morici