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23/07/2019 09:00:00

Indagine choc: un ragazzo su due agevola i ladri con i social

Le vacanze estive, per molti ragazzi, sono il momento di massima esposizione sui social network. La voglia di apparire, di mostrare al mondo come e quanto si stanno divertendo ha spesso la meglio persino sulla sicurezza. A partire dalla casa. Secondo una ricerca effettuata su 4 mila ragazzi tra gli 11 e i 25 anni da Skuola.net in collaborazione con Verisure, azienda leader nel settore degli allarmi monitorati per residenze e piccolo business, oltre la metà (57%) si geolocalizza quando arriva nel luogo della vacanza: il 44% molto spesso, il 13% sempre e comunque (numeri più o meno costanti tra i più giovani come tra i più grandi).

Una quota simile (52%) fa un racconto social della villeggiatura: per fortuna solo il 3% posta ogni dettaglio delle giornate (con foto, video, commenti ecc.), mentre il 49% seleziona i momenti che ritiene più importanti. Scelte che non sono del tutto inconsapevoli: più di 2 su 3 (per la precisione il 67%) pensano che ci sia un legame stretto tra i furti in casa e l'eccessiva visibilità online, appena il 9%, al contrario, non vede un collegamento tra le due cose e il 24% pensa che, quando accade, si tratti solo di un caso.

Il 40% dei ragazzi, inoltre, ammette di avere profili aperti a tutti (con un picco del 43% nella fascia d'età 15-19 anni), a cui si aggiunge un 13% che lascia campo libero non solo agli amici digitali ma anche agli amici degli amici. Solo 1 su 4, il 26%, apre le porte a una cerchia selezionata di conoscenze. Mentre il 21% tende a tenere il più possibile chiuso l'accesso alle proprie pagine. Tutt'altro atteggiamento quello tenuto dai loro genitori, soprattutto in vacanza. Solo il 21%, secondo il racconto fatto dai figli, si geolocalizza quando è lontano da casa (il 18% ogni tanto, appena il 3% sempre). Percentuali praticamente uguali per quel che attiene al comportamento social da vacanza: il 3% tiene un diario digitale preciso e puntuale della trasferta, il 17% si limita alle cose principali. Tutti gli altri o non utilizzano i social o si tengono ben distanti dalla ricerca di like e commenti. Inoltre, appena 2 su 10 lasciano aperti alle incursioni di sconosciuti i propri profili.