Ormai tutti gli italiani tengono d’occhio i consumi energetici, dati i continui aumenti che arrivano in bolletta per il cambio delle tariffe dovute agli aggiornamenti dell’ARERA. E i nuovi ritocchi non si sono fatti attendere anche se, tra le brutte notizie, c’è una novità positiva.
Gli aggiornamenti delle tariffe pubblicati dall’ARERA
Il 25 giugno l’ARERA ha determinato le nuove tariffe da applicare alle bollette del 3° trimestre dell’anno, queste comporteranno un aumento medio per i consumi elettrici in fattura del 1,9%, mentre per le bollette del gas si potrà godere di una riduzione consistente del 6,9%.
Ciò vuol dire che, sempre secondo le previsioni calcolate alla luce degli aumenti stabiliti, la bolletta elettrica media annuale, da ottobre 2018 a settembre 2019, risulta di 566 euro in media, per una famiglia standard, mentre, sempre per lo stesso periodo, il gas sarà costato, alla fine del terzo trimestre, 1.150 euro.
A fare i conti definitivi ci pensa l’Unione Nazionale Consumatori italiani, che calcola che per la luce ci sia stato un aumento medio di 10 euro, mentre per il gas una diminuzione di 74 euro, di cui 64 solo nel 2019, dovuta sostanzialmente al calo dei listini internazionali sul metano.
Insomma, almeno per quanto riguarda la spesa dell’energia elettrica bisognerà correre ai ripari. Oltre a cercare di ridurre i consumi domestici si può sottoscrivere una delle offerte proposte dagli operatori del libero mercato come Accendi Luce e Gas che garantiscono una tariffa della luce a prezzo fisso, utile per mettersi al riparo da ulteriori rincari.
Le agevolazioni del Decreto Crescita
Nel Decreto Crescita, in vigore da luglio di quest’anno, ci sono novità molto interessanti per quanto riguarda gli incentivi volti al risparmio energetico. Si tratta, in pratica, della possibilità di barattare gli incentivi al risparmio energetico con uno sconto immediato del 50% sull’acquisto del dispositivo, perché sarà il venditore ad acquisire il credito dell’acquirente, scontandoglielo all’istante. È la stessa formula di cessione del credito che finora è stata applicata alle ristrutturazioni, e che era già possibile cedere alla ditta esecutrice dei lavori, o ai fornitori.
Il sistema è abbastanza semplice, in quanto ci si dovrà limitare a comunicare, all’Agenzia delle Entrate, la volontà di cedere il credito alla ditta che vende e installa la macchina a risparmio energetico, dal condizionatore alla finestra a taglio termico, e la ditta potrà scontarlo dalle tasse in 5 anni. La formula della cessione del credito, tra l’altro, agevola anche le famiglie a basso reddito che, non avendo la sufficiente capienza reddituale, non potevano finora scaricare le spese dalle tasse. Ma riesce molto comodo anche a tutti coloro che preferiscono godere subito dello sconto, piuttosto che aspettare 10 anni, per vedere rientrare, a rate, il credito vantato a fronte dell’acquisto di un condizionatore, o dei nuovi infissi.