Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
26/07/2019 10:00:00

Sicilia, via libera ai neolaureati per rimpiazzare i buchi d'organico alla Regione

No ai pensionati. Per riempire i buchi in organico degli ospedali meglio i medici non ancora specializzati. A lanciare la proposta che ha già incontrato il favore dei sindacati è stato l'assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel corso dell'incontro con la Fials organizzato martedì scorso per fare il punto sulle questioni ancora aperte nel settore.

Il problema della carenza di organici sta esplodendo in tutte le Aziende Sanitarie, nella sua effettiva gravità, a cominciare dalla mancanza dei medici nei presidi di emergenza e urgenza. Puntare sui medici non specializzati «è l'unica strada percorribile - ha commentato il segretario regionale della Fials, Sandro Idonea - perché è chiaro che senza remunerazioni aggiuntive, così come è stato spiegato nel corso dell'incontro, i medici pensionati si troverebbero persino a dover sborsare soldi per la polizza assicurativa, ed ecco perché nessuno è pronto ad accettare. I medici non ancora specializzati, oltre 40 mila in tutta Italia, avrebbero la possibilità di completare il proprio percorso in una struttura ospedaliera supportando le attività dei medici in servizio e potenziando gli organici».

Proprio mentre si affacciano i rischi del regionalismo differenziato, c'è da colmare un gap sempre più pronunciato. «La carenza di organici della Sicilia è ormai una situazione storica ed endemica - ha fatto notare la Fials - che risale alla legge 191/2009, che ha bloccato le risorse assunzionali all'anno 2004, determinando il forte disequilibrio fra il Nord che aveva già coperto tutti i posti vacanti) e il Sud del Paese, che continua ancora ad arrancare per approvare le nuove dotazioni organiche.

Durante l'incontro con i sindacati l'assessore Razza ha comunicato anche l'intenzione di velocizzare l'iter per i concorsi e ha annunciato che a breve sarà emanata la circolare per la riorganizzazione della rete del territorio e le direttive per le nuove dotazioni organiche definitive. Per quanto riguarda le stabilizzazioni, invece, sarà applicato anche il comma due dell'articolo 20 della Madia per consentire l'assunzione attraverso concorsi riservati.

Più in generale sindacati e assessorato hanno espresso la comune volontà di lavorare alla riorganizzazione della sanità territoriale. L'Assessorato ha già pronta una bozza di riforma, che dovrebbe essere consegnata a breve al sindacato.