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31/07/2019 06:00:00

La strage di Alcamo: dalla morte dei bambini, al risveglio del padre

Fabio Provenzano si è svegliato. Il 34enne, fruttivendolo di Partinico, è uscito dal coma farmacologico. I suoi due figli, Francesco di tredici anni e Antonino di nove, sono morti a causa del terribile incidente avvenuto la sera del 12 luglio scorso. Francesco è morto sul colpo in autostrada, nei pressi dello svincolo per Alcamo, e Antonino dopo 12 giorni all’ospedale Villa Sofia di Palermo.

La Bmw sulla quale viaggiavano con il loro papà, si è schiantata contro un muro dell’autostrada e poi si è ribaltata. Prima dell'impatto, l'uomo che guidava sotto l'effetto di cocaina, stava facendo una diretta Facebook che si è interrotta bruscamente. Ricoverato anche lui al Villa Sofia, è indagato per omicidio stradale con l'aggravante di essere alla guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti.
Non si sa ancora se i medici del Trauma center di Villa Sofia di Palermo, dove è ricoverato, gli abbiano raccontato la verità e cioè che i suoi due figli sono entrambi morti a causa di quell'incidente.

I sanitari hanno constatato che Fabio Provenzano è molto irrequieto e agitato e per questo hanno dovuto sedarlo. La prognosi resta riservata anche se i medici assicurano l’uomo è fuori pericolo. Il 34enne ha subito un intervento alla milza e alla mascella e non dovrà sottoporsi ad altre operazioni. I medici attendono i prossimi giorni per capire come l'organismo reagirà a questo risveglio e i tempi di recupero.

Le parole della fidanzata di Provenzano - Intanto parla Valeria, la fidanzata di Fabio che con una lettera aperta si lascia andare in uno sfogo che lascia trasparire diversi sentimenti tra delusione, paura, rabbia. “Sono 10 anni che sto con Fabio - scrive -. Lui amava i suoi bambini, come un genitore sa amare i suoi figli. E i suoi bambini amavano il suo papà, come sanno tutte le persone che lo conoscono. Ma chi realmente sa la verità di ciò che è accaduto quella notte? Neanch'io la so, so solo che abbiamo sofferto come solo Dio sa. So che riporteremo questo tragico incidente a vita. So che quando lui saprà morirà dentro e per sempre. Siamo esseri umani e tutti sbagliamo, tutti. Nessuno, e dico nessuno, ha diritto di giudicare».

Per Valeria il sogno del matrimonio era ad un passo dopo tanti anni di fidanzamento. Tra i loro programmi c’era quello di andare a convivere assieme con Francesco ed Antonino. Un sogno spezzato.

Parole quelle della ragazza di Fabio che sono anche una risposta ai tantissimi commenti, duri e violenti, che in queste settimane sono comparsi sui social network riguardo al tragico incidente e all'indirizzo di Fabio. E alla notizia del risveglio del 34enne dal coma farmacologico, sono stati in tanti su facebook ad invocare anche la morte. Reazioni sempre più frequenti ai tempi dei social da parte di chi si rifugia dietro un pc.

L'indagine - Provenzano è indagato dalla Procura di Trapani con l'accusa di omicidio stradale con l'aggravante di essere stato trovato sotto effetto di stupefacenti. Su questo punto la ragazza dice: «Fabio quella sera non era drogato come tutti dite, Fabio non ha mai voluto uccidere i suoi figli, Fabio viveva per loro. I giornali fanno il loro lavoro ma non sempre dicono la verità. È risultato positivo al test di 2° livello che significa altro, ma visto che siete così bravi a leggere fate come ho fatto io. Fate una ricerca su Google e vedete cosa significa».
Secondo gli accertamenti effettuati dalla polizia, l’incidente del 12 luglio è avvenuto a causa dell’alta velocità. Per un motivo che ancora è da stabilire, Fabio ha perso il controllo dell’auto sbattendo contro il muretto e poi ribaltandosi. Francesco, è morto sul colpo, Antonino invece è morto dopo 12 giorni a seguito delle gravissime ferite riportate. Due bambini, due vite spezzate, come il sogno che la coppia aveva di vivere insieme ai due ragazzini.