L'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA) di Trapani sta monitorando l’Ostreopsis ovata, la microalga marina che dopo Genova e la Toscana ha toccato anche le costa trapanese nella zona del litorale di San Giuliano, dove diversi bagnanti hanno segnalato la sua presenza.
Questa alga è tossica, il nome scientifico è Ostreopsis ovata, ma il suo grado di tossicità è basso e il monitoraggio dei tenici Arpa tiene sotto controllo il valore delle unità cellulari per litro, non deve superare il limite di 10000 come da “Linee guida del Ministero della Salute”.
Tra i sintomi che può causare il “mal d’alga” vi sono: irritazione alle mucose respiratorie, tosse, bruciori agli occhi (equiparabile ad una sorte di congiuntivite). Tutti questi sintomi non sono causati da contatto ma dall'inalazione delle microparticelle contenenti l’alga. Nei soggetti già affetti da difficoltà respiratorie si può arrivare alla tosse, respiro sibilante, broncospasmo con moderata dispnea. Febbre nei casi, rarissimi, più gravi. Tuttavia la sindrome che essa genera è da considerare completamente benigna. Insomma non è mai stata letale l’inalazione della Ostreopsis ovata.
La microalga marina è tipica dei climi tropicali. Probabilmente è giunta nel Mediterraneo con le navi che attraversano il Canale di Suez e da ventanni, ormai, questa microalga compare nelle nostre spiagge. I bagnanti ne avvertono la presenza quando si verifica la fioritura. In tal caso il mare presenta in superficie colorazioni anomale e talvolta chiazze schiumose biancastre e marroni od opalescenza o materiale di consistenza gelatinosa in sospensione. Le condizioni ottimali per la proliferazione dell’alga sono la presenza di acque azotate (come le reflue) e il ristagno derivante dalla mancanza di correnti.
Nei giorni scorsi anche a Castellammare si era creato il panico per la presenza di alghe che si pensava fossero tossiche (qui il nostro articolo), ma l'Arpa dopo le analisi ha detto che non ci sono problemi e che si tratta di alghe tipihe dei nostri mari.