Dopo anni di vertenza con l'ASP di Trapani riceverà ventimila euro di risarcimento. L'uomo, che all'epoca dei fatti aveva 27 anni, era andato al pronto soccorso accusando i sintomi di un infarto. I medici gli attribuirono, invece, il codice bianco e il ritardo accumulato prima di essere visitato ha causato delle complicazioni che hanno portato l'interessato a chiedere un risarcimento danni, visto che gli è stata riconosciuta una invalidità del 9%.
Nel 2017, l'avvocato che difende l'uomo, oggi trentacinquenne, ha chiesto la nomina di un consulente tecnico d'ufficio per tentare la conciliazione tra le parti e procedere all'accertamento delle cause del danno e alla sua quantificazione.
A quel punto il Comitato Aziendale Valutazione Sinistri si è espresso per la definizione conciliativa della controversia, proponendo il risarcimento di 12 mila euro, comprese le spese legali.
L'offerta non è stata accettata ed è stata fatta una nuova richesta di circa 23 mila euro la richiesta di risarcimento dei danni patiti dal suo assistito. Questa volta, definitivamente, il Comitato ha deciso per la somma di 20 mila euro.