Sta per essere completata a Trapani la giunta del sindaco Giacomo Tranchida, in arrivo gli ultimi due assessori: Massimo Toscano per la lista “Per Trapani” e Peppe Pellegrino per i “Demos”.
Nella seduta consiliare del 2 agosto, dopo le dimissioni del vice presidente Andrea Vassallo, è stato eletto il nuovo vice presidente, il terzo in meno di un anno.
Si tratta di Rocco Greco, che succede a Vassallo che a sua volta succedeva a Dario Safina.
Greco è riferimento della lista “Trapani con Coerenza” che a sua volta fa capo all’assessore Enzo Abbruscato.
La seduta e l’elezione del vice presidente non è avvenuta senza polemiche, il consigliere Peppe Lipari è all’opposizione, non perde occasione per tirare lance infuocate all'indirizzo del sindaco Tranchida e alla sua maggioranza.
Ha dichiarato in aula che avrebbe “finalmente” potuto votare in maniera libera, senza segnalazioni. Una frase che ha creato ulteriori tensioni e che ha messo in imbarazzo lo stesso Lipari.
Se da un lato rivendica autonomia e libertà di azione dall’altro lato ha evidenziato come finora, semmai fosse vero, di libertà non ne ha esercitata.
Magari l’allineamento prevedeva la speranza di vedersi attribuito un assessorato.
E’ guerra, dunque, e lo sarà ancora per molto.
Smarrimento in aula tra i consiglieri, a riportare l’ordine ci pensa Peppe Guaiana, presidente dell’assise: “Quanto da lei detto è gravissimo, sarà mia premura prendere le fonoregistrazioni di questa seduta e mandarle alla Procura della Repubblica”.
Lipari in aula ha una grande alleata, nonostante le scaramucce dei primi mesi, si tratta di Anna Garuccio, UDC.
La Garuccio prima ancora dello scrutinio si è lasciata andare ad alta voce ad una esternazione, facilmente udibile via streaming. Dava per scontata l’elezione di Rocco Greco.
La Garuccio, che di primo pelo in politica non è e certe dinamiche dovrebbe conoscerle, lamenta il mancato riconoscimento di ruoli alle donne. Quasi a sottintendere che sia il consiglio comunale che la giunta abbiano connotazione maschilista.
Dura l’opposizione dei Cinque Stelle, la consigliera Francesca Trapani indica l’elezione di Greco come una ulteriore spartizione di poltrone.
In verità già durante la campagna elettorale dell’anno scorso l’allora ancora candidato Tranchida aveva indicato il metodo con cui si sarebbe proceduto.
L’opposizione fa la sua parte, come è giusto che sia, la maggioranza dovrebbe evitare uscite smodate che porterebbero anche ad un segnale di smemoratezza.
La Garuccio in aula lo ha più volte sottolineato: è mancata la possibilità di scelta. Sono affermazioni gravi che andrebbero spiegate in maniera articolata.
Non può essere la mancata attribuzione di un assessorato unico motivo per ribaltare il tavolo e pestare i piedi mettendosi di traverso. La buona politica alberga altrove.