Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
06/08/2019 07:56:00

Garuccio lascia "Amo Trapani". Guaiana. "Fa come Dory, il pesce smemorato"

 Non c’è pace per il consiglio comunale di Trapani, la consigliera Anna Garuccio lascia il gruppo “Amo Trapani”, dove transitò insieme ad Alberto Mazzeo qualche mese fa.

Mazzeo e la Garuccio hanno adesso posizioni e linee politiche diverse.  Garuccio lascia il gruppo non senza polemica contro Peppe Guaiana, attuale presidente del consiglio, ma ideatore della lista che ha raggiunto in campagna elettorale il 17% dei consensi. Attuale capogruppo, dopo la nomina di Peppe La Porta ad assessore, è diventata la consigliera Grazia Spada.

Le accuse della Garuccio non sono di poco conto e riguardano l’elezione del vice presidente del consiglio, Rocco Greco. Affida ad un comunicato stampa le motivazioni per cui lascia il gruppo: “Ciò che ha determinato oggi la rottura è ancora una volta legato al metodo adottato. Tutti ormai sanno che la forma è sostanza delle cose e quanto avvenuto giovedì 1 agosto prima della seduta del Consiglio Comunale di Trapani riunito per la scelta del suo Vicepresidente ne è la prova manifesta e, secondo il mio modesto parere, questa volta costituisce un atto gravissimo nei confronti dei sacrosanti principi di democrazia di cui, per forza di cose, un’Istituzione pubblica deve essere espressione ed insegnamento. Principi che devono essere usati in prima istanza nei confronti di ciascun individuo che in quella sede si trova non per caso, ma in veste di rappresentante dei cittadini.
L’Odg era costituito dalla votazione per il nuovo vicepresidente, dopo le dimissioni del consigliere Vassallo.
Secondo un precedente accordo di maggioranza e nel rispetto del contributo che le diverse liste avevano dato al buon esito delle elezioni, tale carica sarebbe toccata al gruppo “Trapani con coerenza “ il cui capogruppo è l’attuale assessore Vincenzo Abbruscato. La scelta avrebbe dovuto essere fatta tra due concorrenti della stessa lista: il consigliere Rocco Greco e la consigliera Annalisa Bianco. Fin qui nulla da dire”.

Mancata condivisione, nessuna riunione di maggioranza, un nome confezionato da messaggini sul cellulare, è questa l’accusa della consigliera Garuccio: “Già nel pomeriggio circolavano voci e messaggini con il nominativo da votare, ed era quello di Rocco Greco poiché la “lista” di appartenenza aveva già operato questa scelta, escludendo di fatto il Consiglio e ponendo un veto sulla candidata Bianco da tutti apprezzata per la competenza, per i titoli in suo possesso e tra le altre cose, perché espressione della componente femminile della maggioranza. Tanto che la consigliera Spada dichiarava apertamente tramite messaggio WhatsApp che l’avrebbe votata. A questo punto è intervenuto con un messaggino ancora il presidente del consiglio Guaiana sostenendo che non era possibile perché la “lista” Trapani con coerenza aveva deciso così”.

Mancata democrazia secondo la Garuccio e negazione del confronto democratico se non addirittura un atto di prepotenza intollerabile. Attacca poi Guaiana sull’atteggiamento rivolto contro di lei: “Il Presidente ha affermato che non dovevo parlare perché il gruppo si era già espresso e che se io non mi fossi adeguata non avrei potuto far altro che andarmene, ripetendo in tal modo quanto lo stesso Sindaco Tranchida aveva pronunciato qualche settimana addietro nei confronti del consigliere Lipari, indicando in quell’occasione addirittura la porta e minacciando che si sarebbe rotto il gruppo”.

Nella seduta di ieri pomeriggio la Garuccio ha formalizzato l’abbandono del gruppo consiliare “Amo Trapani” per transitare al gruppo misto, sottolineando la valenza del suo comunicato stampa, una maggioranza, dice la Garuccio, che ha deciso senza la sua presenza, una squadra che ha determinato la scelta su Greco, nome condiviso dalla coalizione. La consigliera ex Udc, ex Amo Trapani, contesta il metodo e parla di imposizione, tanto da far valutare al vice presidente Greco una eventuale azione legale per danno di immagine.

E’ intervenuto nella discussione Peppe Guaiana, nella qualità di consigliere della lista Amo Trapani e non in veste di presidente del consiglio, il ritardo della consigliera alla riunione di maggioranza ha portato a temperare anche l’intervento della stessa e non ad impedirne la libertà di espressione: “Amo Trapani non perde nulla, la sua era una adesione tecnica, era candidata all’interno di Trapani Tua… Io sono amante dei film e me ne vengono in mente due, uno è “Alla ricerca di Dory” un pesce smemorato”.

Continua poi ironicamente l’affondo contro la Garuccio: “Un altro film è “Sliding doors” visto che lei parla sempre di La Porta. La trama è quella di una ragazza che si trova ad un bivio, se prende la metropolitana si trova di fronte la sua vita reale se non la prende si ritrova davanti una porta se la porta è chiusa la ragazza va in un mondo parallelo. Consigliera Garuccio, io le auguro che lei in questo mondo parallelo abbia tanta fortuna, così come l’ha avuta nel gruppo “Trapani Tua”, nel gruppo “Amo Trapani”, nel prossimo gruppo e in quello prossimo ancora”.

La vice presidenza non è proprio andata giù alla Garuccio, ma quella carica doveva essere indicata proprio dalla lista “Trapani con Coerenza”, è il metodo che la consigliera non condivide e moralizza contro gli esponenti di questa maggioranza consiliare.

Tuttavia la correttezza per pretenderla e ostentarla ai cittadini va resa in pari misura, ostentando non una buona dialettica e una chiara presa di posizione ma la trasparenza dei lavori, per cui il gettone di presenza viene erogato.
La Garuccio, così come evidenziano gli atti resi pubblici dal sito del Comune di Trapani, arriva con abbondante ritardo, la media è di 35 minuti, alle commissioni consiliari, come si vede da alcuni verbali che alleghiamo.